Coronavirus, primo caso sospetto in Italia: è una cantante barese, tornava da Wuhan

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di Simone Pierini
Coronavirus, primo caso sospetto in Italia: è allarme epidemia. Una donna barese proveniente dalla Cina è ricoverata in isolamento nel Policlinico di Bari per un sospetto caso di coronavirus perché, arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse, sono state attivate, come da circolare ministeriale, tutte le procedure previste per prevenire la diffusione del virus. A quanto si apprende si tratta di una cantante della provincia di Bari di ritorno da un tour in oriente che ha toccato anche la zona di Wuhan, città di origine del virus, che ha avvertito sintomi sospetti. I primi riscontri, farebbero escludere che la donna possa essere stata contagiata. Secondo quanto si apprende i sanitari avrebbero individuato un'altra patologia. Le analisi sono però ancora in corso e i campioni sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva. «In base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per Micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva». Lo riferisce l'Azienda Policlinico di Bari.

Intanto in Cina è stato registrato il primo decesso causato dal coronavirus in un'area al di fuori dell'epicentro di Wuhan. Il bilancio ufficiale delle vittime è ora salito a 18 morti. Isolata anche una quarta città. Si tratta di Xianning, con una popolazione stimata di 2,5 milioni di persone. L'isolamento scatterà alle 10 del mattino ora locale. Lo riferisce Cbc. Sale così a oltre 20 milioni di abitanti il numero di persone coinvolte dai blocchi nelle varie città.

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Dalla scorsa notte la donna è ricoverata nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari in isolamento, in attesa di accertare se si tratti del pericoloso virus cinese. Come previsto dal protocollo diramato dal Ministero della Salute, i campioni biologici della paziente saranno inviati all'istituto Spallanzani di Roma per accertamenti. Paura anche a Venezia dove un bambino giunto all'aeroporto 'Marco Polo' è stato trasferito all'Ospedale dell'Angelo, per una consulenza pediatrica che ha escluso correlazioni con l'epidemia in atto in Cina. Il piccolo paziente, su cui i sanitari stanno effettuando gli esami clinici, è in osservazione dopo essere giunto malato allo scalo veneziano da altro aeroporto europeo.

«In data odierna l'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari ha segnalato agli organi competenti un caso di sospetta infezione da coronavirus 2019-nCov. Sono state adottate tutte le procedure di prevenzione previste. La paziente si trova attualmente in isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive e sta ricevendo le cure necessarie in attesa di conoscere gli esiti degli esami diagnostici di conferma». Lo precisa il Policlinico di Bari in una nota con riferimento al ricovero di una donna barese proveniente dalla Cina con sintomi apparentemente influenzali. 

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A Roma si pensa già ad attività di prevenzione al Capodanno cinese in piazza San Giovanni. «Per la festa del Capodanno cinese in piazza San Giovanni a Roma aspettiamo oltre mille persone. Al momento non temiamo un calo delle partecipazioni rispetto agli altri anni perché non ci sono casi di coronavirus in Italia». A parlare Yang Dixi, un componente della comunità cinese di Roma e tra gli organizzatori dell'evento in programma il 2 febbraio. «Per ora non ci sono misure particolari - aggiunge - ci atteniamo alle indicazioni del ministero. Se necessario inviteremo tutti a portare le mascherine». La festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio prevede una parata da piazza dell'Esquilino a piazza San Giovanni dove verrà allestita un'area con gazebo e un palco.

Intanto in Cina è stato registrato il primo decesso causato dal coronavirus in un'area al di fuori dell'epicentro di Wuhan. Lo hanno riferito le autorità sanitarie della provincia di Hebei. Si tratta del primo decesso confermato al di fuori della provincia di Hubei, dove si trova Wuhan, la città epicentro del virus. Il paziente deceduto aveva 80 anni e fino ad oggi non c'era conferma che fosse stato infettato dal virus. Il bilancio ufficiale delle vittime è ora salito a 18 morti.

È scattata la ricerca di 'emergenza' per la messa a punto di un vaccino contro il virus cinese di tre diversi team di scienziati internazionali: obiettivo è far partire i test clinici della nuova immunizzazione non più tardi di giugno. A finanziare gli studi è la 'Coalition for Epidemic Preparedness Innovations' (La 'coalizione per la preparazione alle epidemie e l'innovazionè, CEPI). Le ricerche vedranno impegnati equipes di esperti dell'Istituto nazionale Usa per le malattie infettive, dell' università di Queensland in Australia e dell'azienda farmaceutica Usa 'Moderna', specializzata in vaccini. Prevista anche la partecipazione della 'Inovio Pharmà. Ognuno dei tre team principali verificherà un approccio diverso allo sviluppo del vaccino. In una iniziativa indipendente invece, la 'Novavax' si è messa al lavoro per studiare una immunizzazione contro il coronavirus cinese. 

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 10:13
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