Coronavirus, l'Italia chiude tutto. Conte: «Stop ad attività commerciali»
Le misure fino al 25 marzo

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha aggiornato in serata gli italiani sulla situazione legata all'emergenza coronavirus. Le sue comunicazioni sono arrivate in una diretta su Facebook e su tutti i canali tv che è andata in onda intorno alle 21.45. Le nuove misure saranno in vigore fino al 25 marzo. 

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IL DECRETO FIRMATO IN PDF

«Il mio grazie va a tutti voi che state rispettando le misure che il governo ha adottato. Sappiate queste rinunce stanno dando un grande contributo al Paese, L'Italia sta dando prova di essere una grande comunità». «Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient'affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili».


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«Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità, i generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie», ha detto Conte. «Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio». «Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti». 

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Le fabbriche resteranno aperte ma «con misure di sicurezza. «Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità». «Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa». 
Edicole e stampatori resteranno aperti, prevede il Dpcm che il premier Giuseppe Conte si appresta a firmare sulle nuove restrizioni in Italia. Anche i tabaccai, si apprende ancora, restano aperti

«Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi». «È garantito il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi». «Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività». 

«Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza.
Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili».

 

Il premier ha anche annunciato che Domenico Arcuri sarà il «nuovo commissario delegato, con ampi poteri di deroga», che collaborerà con l'attuale commissario all'emergenza, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. «Per avere un riscontro effettivo» di queste misure «dovremo attendere un paio di settimane», ha detto Conte. Il commissario «avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la distribuzione» di strumenti sanitari. «Potrà impiantare nuovi stabilimenti». 

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(Nella foto: il nuovo commissario delegato Domenico Arcuri)
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 10:23
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