Paolo Bargiggia: «Poliziotti gringos con i deboli». Sdegno di Fsp Polizia: «Il suo odio fa pensare a rancori personali»

Paolo Bargiggia: «Poliziotti gringos con i deboli». Sdegno di Fsp Polizia: «Il suo odio fa pensare a rancori personali»

di Ilaria Del Prete
Sdegno dei sindacati di Polizia in risposta a diversi tweet in cui il giornalista Paolo Bargiggia ha definito gli agenti «gringos con la povera gente» o «sceriffi bulli con stivali e occhiali da sole». 




Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, anche dopo la denuncia di Giuseppe Camardi, Segretario Provinciale Fsp di Milano, ha trovato ingiustificabile la violenza verbale di Bargiggia: «Un primo bilancio di questi mesi in emergenza parla dell’enorme dato di 8,6 milioni di controlli effettuati dalle forze dell’ordine, circa 220.000 al giorno, con tutto ciò che questo significa. Con tutte le difficoltà e i rischi dettati dalla varietà delle situazioni, con minime e naturali sfocature forse, con situazioni di concreto pericolo, ma soprattutto con migliaia di gesti di aiuto, di assistenza, tutti tesi alla difesa della salute pubblica nel rigoroso adempimento di doveri istituzionali cui i poliziotti non si sottraggono».
 

Secondo i sindacati della polizia, quello di Bargiggia contro la Polstrada di Milano sarebbe talmente «pesante e incomprensibile da far supporre un particolare astio dovuto forse a pregressi rancori del tutto personali». «I poliziotti - ragiona il sindacalista Camardi - non si svegliano la mattina per multare quanta più gente possibile, ed è disgustoso leggere che un giornalista, con tanto di account twitter pubblico, inveisca in maniera assurda contro la Polizia stradale. Questa non è critica è solo gettare fango su un intero Corpo. E’ mancanza di rispetto assoluta».
 


Quelli di Bargiggia, spiega Valter Mazzetti, non sono gli unici attacchi ricevuti dalla Polizia: «Si registrano, soprattutto sui social, molte incursioni violente di contestatori, a volte anche personaggi pubblici, che dimostrano nei confronti delle forze dell’ordine un’insofferenza e un odio come sempre ingiustificati. Addirittura qualcuno, come Vittorio Sgarbi, istiga a una non meglio precisata ‘ribellione’ a ciò che deriva dalle leggi, dall’autorità costituita, dall’ordinamento, che si può anche contestare ma in ben altre sedi e in ben altri modi. Non è assolutamente tollerabile che si risponda così ai sacrifici di migliaia di operatori in divisa, che mettono a rischio la propria salute quadruplicando gli sforzi quotidiani per rispondere ai propri doveri, anche quelli imposti dall’emergenza Covid 19. Se poi sono le norme a non piacere, si cerchi di cambiarle, senza scagliarsi contro chi, quelle disposizioni, volenti o nolente, è chiamato, senza discrezionalità alcuna, a far rispettare nell’interesse della collettività».

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Aprile 2020, 14:01
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