Coronavirus, Musumeci: «In Sicilia i turisti saranno tracciati»

Coronavirus, Musumeci: «In Sicilia i turisti saranno tracciati»
«Dio sa quanto mi senta legato ai lombardi. Mio fratello da mezzo secolo vive a due passi da Monza. Ma anche Sala sa che un protocollo di sicurezza è interesse del viaggiatore». A dirlo, in un'intervista al Corriere della Sera, è il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che precisa di non voler mettere tutti in quarantena: «Ovviamente no - spiega - Ma 'Sicilia sicurà è il nostro motto. E per questo occorrerà verificare la provenienza, l'esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista».

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Sull'ipotesi di creare una lista dei movimenti e dei luoghi frequentati chiarisce: «Ricordo soltanto che siamo al centro di una pandemia. E che tutto il resto appare davvero piccola cosa». Sul fatto che il ministro Boccia ha detto che è materia dello Stato e ha invocato l'articolo 120 della Costituzione, Musumeci risponde: «Non sto parlando di libera circolazione, ma di chi liberamente viene in Sicilia e accetta la collaborazione con le autorità sanitarie locali».
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Maggio 2020, 09:37
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