Coronavirus, 602 morti e 2.972 casi in più: curva in discesa. Calano terapie intensive e ricoveri. «Vacanze? Nessuno lo sa ora» MAPPA

Coronavirus, 602 morti e 2.972 casi in più: curva in discesa. Calano terapie intensive e ricoveri. «Vacanze? Nessuno lo sa ora» MAPPA

di Simone Pierini
Sale di altre 602 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 566. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di martedì 14 aprile.

Scende ancora la curva di aumento dei casi giornalieri (2.972 contro i 3.153 di ieri): si tratta del dato più basso da un mese (13 marzo) e il trend di crescita è sceso per la prima volta sotto il 2% (oggi 1,8%). Allo stesso tempo scende di altre 10mila unità il numero di tamponi (30mila in meno in tre giorni). 

Si conferma il calo di pazienti in terapia intensiva (-74) e torna a diminuire anche il numero di ricoverati con sintomi (-12). Dati che restano condizionati dall'andamento della regione Lombardia, che ha mostrato meno casi di ieri e un'allentamento della pressione sulle terapie intensive di 21 pazienti. 

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IL BOLLETTINO DI OGGI MARTEDÌ 14 APRILE

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 162.488 (2.972 in più rispetto a ieri), di cui 21.067 morti e 37.130 guariti1.695 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 104.291 persone, ieri era di 103.616, un aumento di 675 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.073.68926.779 nell'ultimo giorno (Ieri erano 36.717). 

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Sono 3.186 i malati in terapia intensiva, 74 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.122 sono in Lombardia (-21). 28.011 sono poi ricoverati con sintomi, 12 in meno rispetto a ieri, e 73.094 (+761) sono quelli in isolamento domiciliare. 

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CTS: «SOPRAVVIVENZA IN TERAPIE INTENSIVE AL 65%»

«La situazione delle terapie intensive è in miglioramento, grazie alla collaborazione con la Lombardia abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in quella regione sono stati nelle ultime 4 settimane 3.862, i dimessi 1.296, i degenti sono ancora 1.240, con il 65% di sopravvivenza. Nel Lazio in un lasso di tempo simile sono stati 424 i ricoverati in terapia intensiva, un quarto dimesso e un quarto ancora degente. Sopravvivenza al 65%, la stessa». Così Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifico (Cts), in conferenza stampa alla Protezione civile.

«Ciò vuol dire che il grosso impatto per l'emergenza in Lombardia c'è stato sulle terapie intensive - ha commentato Antonelli -. Le misure di contenimento hanno ridotto il flusso verso le terapie intensive in altre aree. La severità della condizione dei malati è però simile, a prescindere dai numeri diversi nelle regioni. Conclusione: le misure hanno funzionato per contenere l'impatto in singole regioni e i pazienti, indipendentemente da dove si trovino, con le terapie intensive raggiungono un tasso di sopravvivenza di tutto rispetto»

BORRELLI: «TASK FORCE AL LAVORO CON GRANDE IMPEGNO»

«La task force sta lavorando con grande impegno ma non posso dire alcunché, non sarebbe corretto, sarà il presidente della task force decidere quando e come dire qualcosa». Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto a chi gli chiedeva della riunione in videoconferenza della task force presieduta da Colao con il premier Giuseppe Conte. «Il nostro lavoro è a disposizione del governo - ha concluso - e sarà l'esecutivo a prendere le decisioni».

 E le vacanze? «Non so rispondere a questa domanda, ma non credo che nessuno sappia rispondere in questo momento sulle vacanze». Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto a chi gli chiedeva se fosse giusto in questo momento prenotare per le vacanze estive.


I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.363 i malati in Lombardia (428 in più rispetto a ieri), 13.778 in Emilia-Romagna (-40), 13.055 in Piemonte (+290), 10.736 in Veneto (-30), 6.352 in Toscana (+95), 3.466 in Liguria (+101), 3.095 nelle Marche (+15), 4.022 nel Lazio (+102), 3.094 in Campania (+32), 2.082 a Trento (+2), 2.552 in Puglia (+40), 899 in Friuli Venezia Giulia (-408), 2.071 in Sicilia (+21), 1.800 in Abruzzo (+22), 1.564 nella provincia di Bolzano (+27), 622 in Umbria (-3), 900 in Sardegna (-14), 816 in Calabria (+25), 559 in Valle d'Aosta (-23), 265 in Basilicata (-5), 200 in Molise (-2).

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.142 in Lombardia (+241), 2.705 in Emilia-Romagna (+90), 1.927 in Piemonte (+101), 906 in Veneto (+24), 538 in Toscana (+20), 793 in Liguria (+33), 728 nelle Marche (+15), 300 nel Lazio (+16), 260 in Campania (+12), 310 nella provincia di Trento (+10), 278 in Puglia (+11), 206 in Friuli Venezia Giulia (+4), 175 in Sicilia (+4), 232 in Abruzzo (+8), 214 nella provincia di Bolzano (+2), 53 in Umbria (+1), 89 in Sardegna (+5), 68 in Calabria (+1), 118 in Valle d'Aosta (+3), 19 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.073.689, oltre 26mila più di ieri. Degli oltre un milione di tamponi circa 525mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2020, 14:48
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