Coronavirus, 578 morti e 2.667 casi in più: la curva scende. Calo deciso delle terapie intensive e dei ricoverati MAPPA

Coronavirus, 578 morti e 2.667 casi in più: la curva scende. Calo deciso delle terapie intensive e dei ricoverati MAPPA

di Simone Pierini
Sale di altre 578 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 602. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di mercoledì 15 aprile.

Ancora un dato in discesa quello dei nuovi casi, 2.667 in più rispetto a ieri, con una nuova crescita del numero di tamponi (oggi 43.715, quasi 20mila in più di ieri). La curva epidemica mostra quindi una ulteriore flessione scendendo al +1,6% contro il +1,8% di martedì. Consistente anche il calo delle terapie intensive (-107) e soprattutto dei ricoverati con sintomi (-368). Numeri ovviamente condizionati dal lieve miglioramento registrato in Lombardia che ha fatto segnare 827 casi in piu e -48 terapie intensive. 

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IL BOLLETTINO DI OGGI

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 165.155 (2.667 in più rispetto a ieri), di cui 21.645 morti e 38.092 guariti, 962 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 105.418 persone, ieri era di 104.291, un aumento di 1.127 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.117.40443.715 nell'ultimo giorno (Ieri erano 26.779). 

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Sono 3.079 i malati in terapia intensiva, 107 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.074 sono in Lombardia (-48). 27.643 sono poi ricoverati con sintomi, 368 in meno rispetto a ieri, e 74.696 (+1.602) sono quelli in isolamento domiciliare. 

«La raccomandazione dell'Oms permane per quanto riguarda le persone che camminano per strada: usare le mascherine è fuori dalle raccomandazioni. Può cambiare la previsione su un raggruppamento di persone in luoghi chiusi». Lo ha specificato Ranieri Guerra, direttore vicario Organizzazione mondiale della sanità (Oms), rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa alla Protezione civile a Roma, sul problema delle forniture di mascherine.

«LOMBARDIA SARÀ PILOTA RIAPERTURA, SERVE ESTREMA CAUTELA» 

«La valutazione del rischio è la procedura essenziale per capire cosa può riaprire e in base a quali requisiti. Come si può mitigare il rischio fino a ridurlo a zero. Tenendo conto delle filiere e dei trasporti per i lavoratori. La Lombardia è il pilota di quanto accadrà nelle altre regioni, dovrà essere estremamente cauta e valutare sia rischio che protocolli per renderlo pari a zero: stato di salute dei lavoratori, classe di età a rischio, quale stato immunitario e suscettibilità al contagio e rischio esterno al posto di lavoro». Così Ranieri Guerra dell'Oms in conferenza stampa alla Protezione civile. «Ciò andrà fatto d'accordo con la parte datoriale per la sicurezza del luogo di lavoro - ha aggiunto - e con i sindacati per un adeguato comportamento dei singoli lavoratori, perché oltre alle necessarie protezioni c'è anche una responsabilità individuale»

«CINA PIÙ RAPIDA, MA HA USATO LANCIAFIAMME»  

«La Cina ha fatto capire che la soluzione della crisi si ha con distanziamento sociale e quarantena, ma andando con esercito e lanciafiamme come hanno fatto loro si ottengono procedure molto rapide, con altri metodi ed enorme fatica c'è una tempistica diversa; per questo noi vediamo questo lento plateau, un rallentamento, ma non l'azzeramento assoluto» dei contagi. Lo ha detto Ranieri Guerra dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in conferenza stampa alla Protezione civile.

«MASSACRO RSA LEZIONE,GOVERNO SPIEGHI COSA ACCADUTO»

«Il tema delle strutture extra ospedaliere è fondamentale, servono un ripensamento e una revisione per un adeguamento progressivo non solo degli standard di cura ma anche dei percorsi di presa in carico. Il massacro che abbiamo visto nelle Rsa dev'essere un'occasione da non disperdere per ripensare ad assistenza e cura. L'Oms chiede al governo cosa è successo e come mai. Ci sono standard di prevenzione che devono essere molto più cogenti». Così Ranieri Guerra dell'Oms in conferenza stampa alla Protezione civile.

«TAMPONI PERIODICI A LAVORATORI»

Non solo i test sierologici: per garantire la sicurezza e un'adeguata sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro è necessaria «l'esecuzione periodica dei tamponi» ai lavoratori. Lo ha detto il vicedirettore dell'Oms e membro del comitato tecnico scientifico Ranieri Guerra rispondendo a chi gli chiedeva come si procederà in vista della riapertura delle attività. I test, ha aggiunto, serviranno per «prevedere una valutazione dello stato immunitario» dei lavoratori, ai quali devono essere garantiti «livelli di massima sicurezza»


I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.921 i malati in Lombardia (558 in più rispetto a ieri), 13.577 in Emilia-Romagna (-201), 13.195 in Piemonte (+140), 10.789 in Veneto (+53), 6.417 in Toscana (+65), 3.464 in Liguria (-2), 3.097 nelle Marche (+2), 4.047 nel Lazio (+25), 3.087 in Campania (-7), 2.104 a Trento (+22), 2.573 in Puglia (+21), 1.394 in Friuli Venezia Giulia (+495), 2.081 in Sicilia (+10), 1.810 in Abruzzo (+10), 1.576 nella provincia di Bolzano (+12), 582 in Umbria (-40), 870 in Sardegna (-30), 819 in Calabria (+3), 548 in Valle d'Aosta (-11), 261 in Basilicata (-4), 206 in Molise (+6).

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.377 in Lombardia (+235), 2.788 in Emilia-Romagna (+83), 2.015 in Piemonte (+88), 940 in Veneto (+34), 556 in Toscana (+18), 807 in Liguria (+14), 746 nelle Marche (+18), 311 nel Lazio (+11), 278 in Campania (+18), 318 nella provincia di Trento (+8), 288 in Puglia (+10), 212 in Friuli Venezia Giulia (+6), 181 in Sicilia (+6), 240 in Abruzzo (+8), 223 nella provincia di Bolzano (+9), 54 in Umbria (+1), 83 in Sardegna (+3), 71 in Calabria (+3), 121 in Valle d'Aosta (+3), 21 in Basilicata (+2), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.117.404, oltre 43mila più di ieri. Degli oltre un milione e centomila tamponi, circa 544mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2020, 21:04
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