Coronavirus, Miozzo (Cts): «Vaccino obbligatorio? Solo per le categorie a rischio. Normale lo scontro tra scienza e politica»

Coronavirus, Miozzo (Cts): «Vaccino obbligatorio? Solo per le categorie a rischio. Normale lo scontro tra scienza e politica»

«L'obbligo del vaccino contro il Covid? Prevede una norma di legge primaria, non può non passare dal Parlamento. Se dovesse esserci l'obbligo potrebbe esserci per categorie ad alto rischio come i sanitari. Per gli altri, come un semplice pensionato, vale più il convincimento che l'obbligo». Così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, sul tema dell'obbligo vaccinale contro il Sars-CoV-2.

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Ospite di Lucia Annunziata a 'Mezz'ora in più', il coordinatore del Cts ha spiegato: «Ci contestano di avere troppa forze e di essere troppo influenti.

Sono in tanti, anche la politica. Il conflitto tra politici e scienziati è comprensibile: la politica fa la politica e gli scienziati dettano le regole della scienza. Alla politica fa comodo che un metro sia 70 centimetri. Le indicazioni sui trasporti hanno dato grossi problemi alle grandi compagnie, ad esempio, perché abbiamo fornito regole sul distanziamento».

Sulla situazione attuale, Agostino Miozzo lancia l'allarme: «Stiamo per entrare in una fase in cui avremo il raddoppio della criticità, nei Pronto Soccorso arriveranno coloro che avranno l'influenza stagionale e coloro che avranno il Covid vero e proprio. Avremmo potuto imporre un lockdown assoluto, ma non possiamo permettercelo. Immaginiamo misure restrittive ma compatibili con la vita del Paese»..

Il coordinatore del Cts parla anche della sua (passata) candidatura a commissario straordinario per la Sanità in Calabria: «Quando stavo per diventare commissario avevo chiesto Squadra una squadra di 25 persone e superpoteri per essere in grado di agire anche in deroga in questa regione. Non si è fatto più nulla poi, ho ricevute tante critiche»..


Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Dicembre 2020, 18:51
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