Peppino e Marisa, sposati da 61 anni, morti insieme di coronavirus: in ospedale negativi, lì il contagio e il decesso

Peppino e Marisa, sposati da 61 anni, morti insieme di coronavirus: in ospedale negativi, lì il contagio e il decesso

di Silvia Natella
Un amore lungo una vita intera e lo stesso destino. Peppino e Marisa erano sposati da 61 anni e sono morti a poca distanza l’una dall’altro nel letto di un reparto Covid. Entrambi hanno contratto il coronavirus dopo essere stati ricoverati per altre patologie all’ospedale di San Marino, a 20 km da Rimini. 

Sono tra gli anziani, troppi, che questa pandemia ha portato via all’affetto dei propri cari. «Li aspettavamo a casa perché dovevano essere dimessi, ma poi tutto è peggiorato. All’improvviso ci hanno chiamati per dirci che avevano scoperto dei casi nella struttura e che anche loro erano risultati positivi al tampone», racconta un familiare. La situazione è precipitata il 7 aprile e ha richiesto l’isolamento. I due coniugi si trovavano nello stesso posto, ma non potevano vedersi, né sentire i parenti per telefono. «Se ne sono andati insieme, proprio come hanno vissuto». 



L’album dei ricordi di questa coppia è di quelli spessi, fatti di foto di carta, anche ingiallita, ma soprattutto di una quotidianità semplice. In 61 anni di matrimonio hanno condiviso tutto, dalle gioie ai sacrifici. Lui manteneva la sua famiglia con il lavoro da muratore e quando è andato in pensione ha potuto dedicarsi completamente alla campagna. 

Li univa il profondo amore per i tre figli, i cinque nipoti e il pronipote, l’ultimo arrivato. «Erano molto affiatati. - continua il familiare - quando lui è stato ricoverato per problemi cardiaci, lei si è sentita persa. Erano i primi di marzo. Dopo una settimana ha avuto un malore e abbiamo chiamato l’ambulanza. Accusava disturbi gastrointestinali, ma anche sintomi sospetti simili a quelli del coronavirus». 
Marisa è stata sottoposta a un primo test, con esito negativo, e i familiari hanno tirato un sospiro di sollievo. Nutrivano la speranza che entrambi sarebbero usciti nel giro di qualche giorno, ma così non è stato. 

Si sono verificati i primi casi di contagio e si sono ammalati. Peppino ha resistito fino all’11 aprile, la moglie sino al 16. «Lei non era così grave, ma il giorno dopo che lui è morto ha iniziato a peggiorare, non si è più ripresa. Pensiamo che non le abbiano detto nulla».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2020, 15:46
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