Coronavirus, nelle Marche 9 morti e 57 nuovi casi accertati. Zero contagi, polemica sulla previsione

Coronavirus, nelle Marche 9 morti e 57 nuovi casi accertati. Zero contagi, polemica sulla previsione
Coronavirus: nelle Marche, la regione più colpita al di fuori del Nord Italia all'inizio dell'emergenza, si conferma una situazione di netto miglioramento. Rispetto a ieri, sono nove i nuovi deceduti (a cui vanno aggiunti tre pazienti morti nei giorni scorsi e di cui non era stata ancora accertata la positività) e 57 nuovi contagi (su un totale di 907 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore). Non mancano però le polemiche tra l'Osservatorio nazionale salute e il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, per via della previsione 'zero contagi'.

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Gli ultimi dati del Gores dimostrano un evidente calo dei contagi ed un alleggerimento della pressione ospedaliera in tutta la regione. Tra i nove decessi accertati, il più giovane è un uomo di Macerata di 67 anni, che apparentemente non soffriva di malattie pregresse: il totale dei morti nelle Marche, dall'inizio dell'epidemia, ha raggiunto quota 834 morti (521 uomini e 313 donne, con un'età media di 80 anni ed il 94,4% dei pazienti che soffriva di patologie pregresse). La provincia di Pesaro-Urbino resta la più colpita con 456 morti, davanti ad Ancona con 175, Macerata con 123, Fermo con 61 e Ascoli Piceno con 12. La stessa tendenza è registrata anche per quanto riguarda i casi positivi.

Intanto, però, non mancano le polemiche. L'Osservatorio nazionale salute ha infatti previsto gli 'zero contagi' nelle Marche per la fine di giugno, mentre il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, sostiene che gli studi interni garantiscono di anticipare quella previsione ad un mese prima: «Si arriva ad uno zero alternato dei casi tra il 25 e il 30 maggio, monitoriamo costantemente tutti i casi. I numeri ci dicono che stiamo tendendo allo zero alternato dei positivi, già raggiunto ad Ascoli-Fermo, permettendoci di organizzare con molta precisione le riaperture, a partire dal 4 maggio».

Lo studio regionale a cui fa riferimento Ceriscioli suddivide il territorio in tre distinte zone, in relazione all'intensità del contagio: l'area delle province di Ascoli Piceno e Fermo, l'area Macerata-Ancona e l'area Pesaro-Urbino.
L'analisi tiene conto inoltre del fatto che la numerosità dei tamponi ha subito forti variazioni: negli ultimi 5 giorni di marzo è stata effettuata una media di 605 tamponi al giorno; negli ultimi 5 giorni, tra il 16 e il 20 aprile, è stata effettuata una media di 1.079 tamponi. Per questo motivo, secondo la Regione Marche,
«va ritenuta errata la valutazione basata solo sulla crescita dei casi positivi gg/gg, in quanto l'indicatore più appropriato dovrebbe essere la probabilità di trovare un positivo in rapporto ai tamponi eseguiti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2020, 21:00
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