Coronavirus, verso la Fase 2: le regioni apriranno in tempi diversi. Ristoranti e bar: saracinesca su già a maggio

Coronavirus, l'Italia divisa: si riapre a più velocità. Ristoranti e bar potrebbero riaprire già il 4 maggio
Ad un passo dalla Fase 2. L'Italia aspetta, ormai con una certa ansia, la fine del lockdown. "Riaprire" sta diventando una richiesta pressante non solo e non tanto dei cittadini ma anche di imprese, negozi, bar e ristoranti. Sul Messaggero in edicola oggi Marco Conti e Rosario Dimito tracciano un'ipotetica mappa della ripartenza, con una "griglia di ripartenza" per Regioni, attività e imprese. La novità è che ristoranti e bar potrebbero riaprire già a maggio. Ultimi a riaprire, in questa ipotetica lista, odontoiatri e dentisti

La cosa più probabile è che l'Italia non "riapra" tutta insime, ma che ci sia un calendario dicersificato per le varie regioni, anche perché, come diceva ieri in conferenza stampa, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, in Italia ci sono tre zone diverse per quanto riguarda la circolazione del Virus: nord, centro e sud. Secondo questo ragionamento Lombardia, Piemonte orientale, Emilia Romagna settentrionale, Veneto, potrebbero dover attendere più per ripartire

Coronavirus, Ricciardi (Oms): «Certa una seconda ondata epidemica in autunno. Non accelerare le riaperture»

Secondo quanto riporta il Messaggero questa  “indicazione sarebbe stata messa nero su bianco nel verbale del comitato tecnico scientifico che affianca governo, task force, capo della protezione civile Angelo Borrelli e commissario Domenico Arcuri”.

Intanto oggi, sabato 18 aprile, si riunisce a palazzo Chigi la cabina di regia con il premier Conte e i ministri Boccia e Speranza che incontrano i presidenti di regione. Riunione delicata per il Premier Conte, anche perché a spingere per ripartire sono proprio le regioni con una circolazione del Virus ancora alta, come la Lombardia, mentre il governatore della Campania, De Luca, è pronto a blindare la Campania per chi viene dal nord Italia. 

Ci sarebbe quindi l'idea di dividere l'Italia in tre macro aree (nord, centro, sud), ma all'interno di esse i comportamenti e la circolazione non saranno omogenei, dipenderanno dall'indice di contagio R0, menre Walter Ricciardi, consulente del governo, rappresentante italiano dell'Oms predica prudenza ricordando come una seconda ondata di epidemia in autunno sia praticamente una certezza. 

Quel che è certo, si legge sul quotidiano romano, è che per "almeno 6-8 mesi dovremo convivere con mascherine, guanti, gel igienizzanti, turni scaglionati per limitare le affluenze sui mezzi pubblici sui quali potrebbero essere smontati i sedili per garantire le distanze e disegnati dei cerchi in rosso dove si dovrà stare se si viaggia in piedi". 

QUANDO RIAPRIRANNO LE ATTIVITA'
Le prime attività a riaprire la moda, mobilifici, automotive e i cantieri edili potrebbe ricominciare dal 27 aprile sempre con le accortezze dei dispositivi e file. Via libera anche alla manutenzione di spiagge e stabilimenti balneari e particolare attenzione ai luoghi di raduno dei giovani. 

Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con tutta una serie di limitazioni (geografiche e dimensionali), anche bar, ristoranti e parchi. Tutto sulla base di ferree regole di distanziamento. Ma su questo ancora non c'è un accordo totale nel governo. 
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Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Aprile 2020, 08:44
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