Coronavirus in Italia, 352 morti e 30.550 nuovi positivi. Rezza: «Trend stabile, forse primi effetti dei dpcm»

Coronavirus in Italia, 352 morti e 30.550 nuovi positivi. Rezza: «Trend stabile, forse primi effetti dei dpcm»

di Domenico Zurlo

Coronavirus in Italia, il bollettino del Ministero della Salute di oggi mercoledì 4 novembre. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 30.550 con 211.831 tamponi. 352 invece i decessi (ieri erano stati 353). Ieri i casi in più erano stati 28.244 con 182.287 tamponi. Con 5.003 dimessi/guariti in più nelle ultime 24 ore, gli attualmente positivi salgono ancora a quota 443.235 (25.093 in più rispetto a ieri, quando l'aumento era stato di 21.630 unità).

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Il totale delle vittime di Covid-19 sale a 39.764, mentre il numero totale dei casi è di 790.379. Dei 352 morti di oggi 96 vengono dalla Lombardia, 58 dalla Toscana, 37 dal Piemonte, 34 dal Lazio e 24 dalla Liguria. La regione più colpita è ancora la Lombardia con 7.758 nuovi casi, seguita dalla Campania per la prima volta oltre i 4mila (4.181), dal Piemonte (3.577) e da Veneto (2.436) e Lazio (2.432). Sopra i mille casi anche Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Sicilia, mentre la Puglia è appena sotto (994).

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REZZA: TREND STABILE, FORSE PRIMI EFFETTI DPCM «Il trend sembra mostrare una certa stabilizzazione ma non sappiamo ancora se possiamo vedere gli effetti di alcuni provvedimenti presi, come il dpcm e alcune ordinanze regionali su uso continuativo delle mascherine di cui dovremmo iniziare a vedere effetti», ha detto il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. «Abbiamo avuto un forte aumento dei casi e adesso vediamo una stabilizzazione ma su livelli piuttosto elevati, ci auguriamo di vedere qualche segnale positivo».

«Le Regioni piu colpite sono la Lombardia, il Piemonte e la Campania che registrano molti positivi. Sono regioni che in termini di tasso di incidenza sono piuttosto alte, piu o meno al livello della Lombardia; l'incidenza è elevata anche in Veneto mentre in Lazio vediamo un leggero incremento però sembra essere abbastanza graduale. poi ci sono regioni più piccole come l'Umbria con 500 casi circa, che in termini di incidenza sulla popolazione è piuttosto elevata», ha aggiunto Rezza durante la conferenza stampa tenuta al ministero sull'analisi della situazione epidemiologica da Covid-19 in Italia. 

«Diminuire l'afflusso ai Pronto soccorso e alle strutture ospedaliere è in questo momento assolutamente una priorità, perchè se è vero che la mortalità tende ad essere più bassa, quando aumentano i casi cresce il numero dei decessi dopo un pò di tempo», ha aggiunto Rezza. «Con una patologia che nella maggioranza dei casi ha pochi sintomi - ha detto - bisogna ridurre il rischio di ingolfare le strutture ospedaliere». Quali regioni sono in zona rossa «è ancora in via di valutazione; è un combinato disposto di criteri di incidenza e tendenza, valore Rt e 21 indicatori compresi quelli di resilienza, cioè su quanto il sistema è in grado di rispondere».

«Credo che l'applicazione di zone rosse da parte delle Regioni, a parti piccole del territorio, a livello subregionale - ha sottolineato - sia un meccanismo del tutto praticabile». È praticabile che anche all'interno di regioni non rosse ci possano essere chiusure di alcune aree dove si possono sviluppare focolai importanti, ha spiegato Rezza. «Le regioni possono cogliere prima il rischio di alcune zone. L' applicazioni di zone rosse in parti piccole del territorio regionale è un meccanismo del tutto praticabile.

Non credo proprio che questo Dpcm impedisca di farlo, anzi».

IL BOLLETTINO DI OGGI (clicca per scaricare il pdf)

I casi Covid-19 in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 790.379 (30.550 in più rispetto a ieri), di cui 39.764 morti e 307.378 dimessi e guariti, 5.003 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è 443.235, ieri era di 418.142, un aumento di 25.093 unità.

Sono 2.292 i malati in terapia intensiva (+67 rispetto a ieri quando erano 2.225) di cui 507 in Lombardia (+32), 233 in Piemonte (+20), 217 nel Lazio (+20), 197 in Toscana (+7) e 175 in Campania (-52). I ricoverati con sintomi sono 22.116, 1.002 in più rispetto a ieri, e le persone in isolamento domiciliare sono 418.827 (20.024 in più). I tamponi effettuati fino ad oggi sono 16.497.767, di cui 211.831 nell’ultimo giorno (ieri erano stati 182.287). Il numero di persone realmente sottoposte al test sono 10.021.035. Ricordiamo che ogni persona può essere sottoposta a più di un tampone.

LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Novembre 2020, 18:48
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