Coronavirus, dall'Iss nuove disposizioni su mascherine, camici e guanti per il personale sanitario

Coronavirus, dall'Iss nuove disposizioni su mascherine, camici e guanti per il personale sanitario
Coronavirus, dall'Istituto Superiore di Sanità nuove disposizioni per quanto riguarda l'uso di mascherine, visiere, camici, e guanti e su quali dispositivi usare a seconda del livelli di rischio per medici e per tutti gli operatori della sanità. Ad elencare le nuove disposizioni sull'uso, un documento di aggiornamento sull'uso delle protezioni dell'Iss, approvato dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute.

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L'obiettivo, ha spiegato il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, è garantire la protezione del personale sanitario «che sta già pagando un prezzo altissimo, e proteggere anche al meglio i pazienti alla luce delle ultime evidenze scientifiche». «Abbiamo un gruppo di lavoro formato da esperti sul rischio di contagio riconosciuti a livello nazionale e internazionali, professionisti che lavorano sul campo, coinvolti anche direttamente in alcuni centri in prima linea come Roma, Cremona, Bologna, Pisa, Genova e Catania e abbiamo ritenuto opportuno aggiornare un precedente documento del 14 marzo. 
È definito un documento 'ad interim' perchè è in continua evoluzione in relazione alle evidenze scientifiche e allo scenario epidemiologico».

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La procedura scatta oggi


Il documento, diffuso in allegato a una circolare, precisa alcuni elementi fondamentali, sottolinea Brusaferro all'ANSA, come il fatto che «le mascherine chirurgiche e i filtranti facciali, strumenti importantissimo per controllare e ridurre il rischio, debbano essere usate dai lavoratori in funzione del grado di rischio, o per tipo di procedure o per le caratteristiche dell'impegno assistenziale. E che la prevenzione comprende l'uso anche maschere, occhiali, guanti e visiere, venga fatto anche tenuto contro del contesto locale». In sostanza, in ogni ospedale e realtà sanitaria i diversi livelli di rischio e i dispositivi necessari a prevenirlo saranno definiti su base locale dal medico competente (cioè il medico del lavoro) assieme al direttore sanitario e ai team di controllo delle infezioni e del rischio.

«Abbiamo dedicato a questo documento uno sforzo speciale perché attraverso la protezione dei nostri operatori sanitari - afferma Brusaferro - passa la protezione della salute di tutti tanto che abbiamo voluto un gruppo permanente che, in raccordo con l'Oms, continuerà a riunirsi e a lavorare sulla base delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione epidemiologica, per aggiornare queste indicazioni». In attesa che la situazione possa evolvere al meglio, in termini di riduzione del contagio cosi come di disponibilità di materiale protettivo, che sta fortemente aumentando in questi giorni, Brusaferro ha sottolineato che con queste nuove indicazioni si persegue un obiettivo primario, «quello di contrastare la diffusione dell'infezione partendo dalla sicurezza di lavoratori e pazienti». 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Marzo 2020, 19:47
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