Coronavirus, l'infermiera simbolo della lotta contro il Covid riabbraccia finalmente il figlio: «Una rinascita»

Coronavirus, l'infermiera simbolo della lotta contro il Covid riabbraccia finalmente il figlio: «Una rinascita»
È stata un simbolo della lotta contro il coronavirus e ora Pasqualina Conte, infermiera lucana dipendente al San Carlo di Milano, può finalmente riabbracciare suo figlio. «Una rinascita», ha dichiarato all'Adnkronos. Il New York Times e altre testate internazionali avevano raccontato la sua storia e la sua paura di avvicinarsi al bambino per non correre il rischio di infettarlo.

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Conte adesso è a Lavello (Pz), suo paese natale, dove questa mattina è stata insignita dal sindaco Sabino Altobello di una "benemerenza civica" in una cerimonia pubblica nel Palazzo di Città. «Il Covid c’è ancora. È meno aggressivo – dichiara sulla sua esperienza nell’ospedale lombardo – ma non possiamo dire di esserne usciti». A suo parere, «bisogna mantenere le precauzioni: distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani. E bisogna potenziare il monitoraggio attraverso i tamponi, che sono l’esame più attendibile».
 

L’operatrice sanitaria racconta di come lei e i suoi colleghi abbiano imparato giorno per giorno sul campo abituandosi a combattere questo virus e di quanto i sanitari di ospedali diversi collaborassero: ciò che provava uno lo diceva all’altro per migliorare. Infine un appello: «Fare tesoro di ciò che i sanitari hanno imparato e lasciare la scorta, diciamo un tesoretto, per ogni ente ospedaliero che non ha il reparto Covid in modo da non perdere tempo a riassettare tutto. Avere già un piano B. L’efficacia degli operatori, se messi in sicurezza, triplica».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Luglio 2020, 22:50
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