Coronavirus: da domani scuole e atenei chiusi in tutta Italia fino a metà marzo

Coronavirus: da domani scuole e atenei chiusi in tutta Italia fino a metà marzo
Scuole ed atenei chiusi in tutta Italia da domani e fino a metà marzo. È arrivata la decisione del governo che stava valutando la chiusura di tutte le scuole per gli effetti del coronavirus. Si tratta di uno dei temi chiave sul tavolo della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi in corso questa mattina. Restano intanto sospese fino a domenica le lezioni in Liguria, Lombardia, Piemonte, Marche ed Emilia-Romagna.

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SALA: «SU SCUOLE DECIDERE PRIMA DI DOMENICA»

«Una chiusura abbastanza significativa e prolungata» in seguito all'emergenza Coronavirus, «all'inizio credo che sia giusta. La riflessione però, che ho portato ad alcuni ministri, è che non so se le scuole le lasceranno chiuse ma mi chiedo se è il caso di arrivare a dirlo la domenica». Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso di un'intervista a Corriere Tv. «Allora fai una riflessione e dici 'chiudiamo due settimanè. - ha aggiunto -. Noi politici dobbiamo ascoltare la scienza ma poi prendere delle decisioni, quindi adesso serve fare un discorso molto chiaro: se serve dire che anche la settimana prossima sarà così meglio dirlo perché così la gente si prepara».

LOMBARDIA, GALLERA: «VALUTIAMO CON SPERANZA»

«Sull'ipotesi di una chiusura ulteriore delle scuole la prossima settimana valuteremo con il ministro Roberto Speranza e ovviamente con il Governo»: lo ha detto all'ANSA l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera sull'emergenza coronavirus. «Bisogna capire se questo strumento è efficace e se proseguire la chiusura ha un senso. Ovviamente l'obbiettivo è la tutela degli studenti e delle famiglie», ha aggiunto.

PUGLIA, EMILIANO: «CHIESTO A GOVERNO SOSPENDERE LEZIONI»

«La Regione Puglia sta chiedendo da giorni al governo nazionale di sospendere l'attività didattica nelle scuole e università, la discussione è aperta. Abbiamo chiesto di avere un documento dall'Istituto superiore della sanità che escludesse le scuole e l'università come luogo di accelerazione di epidemia». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la conferenza stampa convocata per spiegare l'ordinanza adottata ieri dalla Regione per autorizzare scuole e università ad attivare la didattica a distanza, da casa, per arginare l'emergenza coronavirus. «L'andamento del contagio è velocissimo - ha proseguito Emiliano - viene incubato in pochi giorni e si trasmette in 4-5 giorni. Questo può creare focolai che sono difficili da gestire. Di qui la richiesta al governo di chiudere le scuole, il governo ha per ora negato questa possibilità. Il governo ha impugnato la decisione della Regione Marche di chiudere le scuole e il Tar ha dato ragione al governo. Quindi ho cercato di capire in che modo si potesse abbassare i rischi nelle nostre scuole. Abbiamo quindi inserito nell'ordinanza ciò che ritenevamo utile: abbiamo ritenuto che la questione della presenza a scuola non fosse più legata ad un numero di giorni obbligatori».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 14:14
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