Coronavirus, Gianna guarita a 86 anni: «Ho vinto la battaglia, ora blindata in casa»

Il lieto fine per Gianna, 86 anni: «Ho vinto la battaglia con il coronavirus, ora blindata in casa»
«Tè vist che ho vinsud el virus? Sun propri cuntenta». Davvero una bella vittoria per la signora Gianna, 86 anni, uscita dall'ospedale di Codogno, quello dove era stato ricoverato Mattia, il 38enne che è stato il primo caso accertato di coronavirus in Italia.

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Gianna, un tempo portinaia a Milano, rimasta vedova, si è ricostruita una famiglia. Dal 2003 convive nella cittadina del Lodigiano con Carlo, 83 anni e anche lui vedovo e che dal 7 febbraio scorso l'ha aspettata con la paura di non rivederla più: era stata contagiata dal coronavirus.
Ma l'incubo è finito poche ore fa, anche perché non era affatto scontato che la vicenda avesse un lieto fine. Lei dopo sette settimane trascorse in una stanza prima a Codogno poi a Casaplusterlengo e poi di nuovo a Codogno è stata dimessa e dichiarata guarita. Festeggiata da infermieri e operatori sanitari, la signora Gianna ha abbandonato il luogo dell'inferno in macchina con Massimiliano, il figlio del suo attuale compagno. Durante il breve viaggio verso casa, non ha negato quanto sia stata dura: «Stare in ospedale sola è stato drammatico. - ha detto - La solitudine è stata bruttissima».
Ma Massimiliano, che la considera come una seconda mamma, e Francesca, la nipote dell'anziana, non l'hanno mai «mollata»: tre telefonate al giorno per tenerle su il morale cercando di scherzare un pò. Contatti telefonici che si sono rivelati fondamentali per darle il coraggio e l'energia per superare i momenti più drammatici. Come quando la sua compagna di stanza, fortunatamente ora uscita dal tunnel, pareva non ce la facesse. Adesso la signora Gianna ha vinto la sua battaglia, si sente piena di energie. Già voleva uscire per strada. «Non si può fare - sono le parole di Massimiliano - Mi raccomando: blindata in casa».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Marzo 2020, 11:39
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