Sul divieto alle feste private, annunciato dal ministro Roberto Speranza a 'Che tempo che fa' da Fabio Fazio, c'è chi rievoca la "Stasi" e il film "Le vite degli altri". Fa discutere, infatti, la possibilità che i controlli siano affidati ai vicini e che siano incentivate eventuali segnalazioni. Su Twitter sono in tendenza gli hastag #stasi e #festeprivate. Alla domanda su «chi è che va a controllare e a bussare negli appartamenti per vedere se c'è una festa», il ministro della Salute ha risposto «Ci saranno segnalazioni».
A questa risposta il popolo della rete ha reagito presagendo una sorta di "guerra tra poveri". «Affidare il rispetto dei divieti in casa propria alle denunce dei vicini è qualcosa di assurdo.
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«Così facevano nella Germania comunista, i vicini avvisavano la Stasi, che poi interveniva con i modi che tutti conosciamo... I metodi dei sinistroidi sono sempre gli stessi..», è il contenuto di un altro tweet. E c'è anche chi sottolinea: «Quando le segnalazioni riguardano un vicino di casa con due piante nessuno si indigna però. Qua si parla di salute pubblica e di feste che potrebbero essere bombe a orologeria (dato che in tanti si è una manica di incoscienti) e parte subito la Stasi».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Ottobre 2020, 13:54
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