Coronavirus, gli epidemiologi: «Vietare il fumo nei luoghi pubblici anche all'aperto, può favorire il contagio»

Coronavirus, gli epidemiologi: «Vietare il fumo nei luoghi pubblici anche all'aperto, può favorire il contagio»
Per fronteggiare l'emergenza coronavirus, gli epidemiologi chiedono una severa stretta contro il fumo. E non solo perché chi è dipendente dal tabacco rischia di subire più danni all'organismo dall'infezione.

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La società spagnola di epidemiologia, infatti, ha chiesto al governo di Pedro Sanchez e agli enti locali di inasprire le leggi anti-fumo, vietando le sigarette anche nei luoghi pubblici all'aperto, come terrazze, arene, spiagge e ristoranti, dove è attualmente consentito. «C'è un rischio concreto di infezione: al momento di buttare fuori il fumo dalla bocca, è possibile emettere particelle d'acqua che possono contenere il Sars-CoV-2. Se questo viene fatto da un positivo asintomatico, gli effetti sono difficilmente prevedibili» - si legge nella nota degli epidemiologi iberici, riportata da 20minutos.es - «In un momento drammatico come questo, è necessario inasprire le norme attuali, nel rispetto della salute di tutti ma soprattutto dei non fumatori. Ci sono ancora troppi locali che non si adeguano sufficientemente alle disposizioni anti-fumo e di fronte all'aumento dei contagi è una situazione non sostenibile».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Luglio 2020, 22:30
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