Coronavirus, Crisanti: «Lockdown a Natale? Sono stato ottimista, il virus è molto veloce»

Coronavirus, Crisanti: «Lockdown a Natale? Sono stato ottimista, il virus è molto veloce»

Il lockdown a Natale era una visione ottimistica. Così il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti rincara la dose sulla situazione attuale legata ai contagi da coronavirus, e continua a parlare della sempre più imminente necessità di una chiusura generale per evitare che il sistema collassi una seconda volta.

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In un'intervista a Il Messaggero ha spiegato che con i numeri registrati in questi giorni un inasprimento delle misure di sicurezza potrebbe essere necessario molto prima del periodo natalizio. «Dobbiamo abbassare la curva dei contagi, ma una volta ottenuto il risultato, dobbiamo essere in grado di mantenere la curva bassa.

Ma è saltato completamente il sistema di tracciamento. Le misure di contenimento sono inutili senza un piano organico per dotare l’Italia di un sistema che mantenga basso il numero dei contagi», ha affermato Crisanti parlando di una vera e propria sfida in corso.

Il vero problema è nel tracciamento e nel numero di tamponi. L'esperto sostiene che erano quei due punti che dovevano essere potenziati la scorsa estate dal mometo che precisa: «Non possiamo andare avanti altri sei mesi solo con le chiusure». Su possibile lockdown a Natale precisa: «Per una volta che sono stato ottimista, sono stato smentito. Avevo previsto il lockdown a Natale, pensando che i positivi aumentassero in maniera graduale», ma a quanto pare le cose sono andate e stanno andando  diversamente. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Ottobre 2020, 19:00
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