Fase 2 in Campania, De Luca vuole chiudere le spiagge libere: al mare solo negli stabilimenti

Fase 2 in Campania, De Luca vuole chiudere le spiagge libere: al mare solo negli stabilimenti
L'estate è sempre più vicina e, in vista della fase 2 dell'emergenza coronavirus, diventa d'obbligo pensare anche ad una regolamentazione dell'accesso alle spiagge. Una serie di ipotesi che sono al vaglio di tutte le amministrazioni locali d'Italia, anche se la Campania potrebbe essere l'apri-fila: nella regione guidata da Vincenzo De Luca, infatti, si va verso rigidi protocolli per gli stabilimenti balneari e verso la chiusura degli accessi alle spiagge libere.

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Il motivo è semplice e chiaramente illustrato da Valentino Di Giacomo per Il Mattino: far rispettare distanze di sicurezza nelle spiagge libere è pressoché impossibile, mentre gli stabilimenti balneari, per mantenere le autorizzazioni ed essere attivi la prossima estate, saranno costretti ad osservare regole rigide per l'accesso dei bagnanti alle strutture. Per questo motivo, da oggi partirà in Regione Campania una conferenza dei servizi che dovrà stabilire le linee-guida del cosiddetto 'piano spiagge', da far partire già dal 4 maggio nel caso in cui il 'lockdown' venisse allentato.

Decidere delle regole per gli stabilimenti balneari non sarà facile, farle rispettare sarà ancora più complicato. L'idea è quella di costringere i gestori degli stabilimenti a vietare assembramenti in spiaggia, facendo rispettare in ogni parte della struttura una distanza minima interpersonale di due metri. Il problema, però, è che sono pochissimi gli stabilimenti in grado di poter garantire queste misure.

I dubbi in merito al da farsi non si esauriscono qui. Se da un lato occorrerà reprimere le violazioni del divieto di accesso a spiagge e scogliere libere, dall'altro si pone il problema dell'accesso alle strutture a pagamento. Il Ministero del Turismo sta valutando i voucher-vacanza per le fasce di popolazione meno abbienti. Intanto, però, la Regione Campania è pronta a studiare tutte le misure, anche alla luce della lettera ricevuta dai titolari degli stabilimenti. Si chiedono alle istituzioni regole certe ma si garantiscono anche determinati impegni: sì al distanziamento e alla sanificazione di bagni, docce e lettini, ma niente strutture in plexiglass. Queste le richieste dei balneari, allo scopo di scongiurare la perdita di 100mila posti di lavoro nella sola Campania.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Aprile 2020, 19:57
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