Corona, il giudice: "È pericoloso, resti in carcere". E lui fa lo sciopero della fame
Il giudice Crosti ha trasmesso gli atti della sua decisione al Tribunale di Sorveglianza in composizione collegiale, davanti al quale la difesa di Corona riproporrà la richiesta di affidamento e i giudici poi dovranno decidere, dopo un'udienza di discussione. «Passeranno dei mesi però», ha detto l'avvocato Chiesa. Il legale ha raccontato a 'Mattino 5' che Corona sta «malissimo, è abbattuto e arrabbiato perché questo non se l'aspettava. Mi ha detto che vuole iniziare a fare lo sciopero della fame perché questo non se l'aspettava proprio. Gli ho detto - ha aggiunto il legale - di ragionare, di non fare così ma lo conosco, ha un carattere molto forte ed è un uomo molto determinato e secondo me lo farà e quando lo farà lo farà fino alla fine perché lui dice che ora si sente un sequestrato. Ha fatto di tutto: è stato buono, è stato zitto, abbiamo fatto il processo subendo di tutto, abbiamo fatto l'istanza, si è fatto il mese d'agosto in carcere con 50 gradi e non ha mai detto niente ... ora dicono no alla scarcerazione ... è veramente tutto molto difficile da accettare»
LEGALE, "GIÀ FUORI SENZA ACCUSA BOCCASSINI POI CADUTA" «Senza l'accusa della Boccassini che poi è caduta nel processo, Fabrizio sarebbe ancora fuori dal carcere in affidamento in prova». Lo ha spiegato uno dei legali di Fabrizio Corona, l'avvocato Ivano Chiesa, commentando la decisione del giudice della Sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, che ha bocciato la richiesta dell'ex 're dei paparazzì di tornare in affidamento in prova, ma stavolta in una comunità nel Bresciano. Il legale, infatti, ha sottolineato come l'ordinanza cautelare che ha portato in carcere Corona quasi un anno fa per la vicenda dei circa 2,6 milioni di euro trovati in parte in un controsoffitto e in parte in Austria sia stata revocata, lo scorso 12 giugno, su decisione dei giudici del processo, i quali hanno anche assolto l'ex agente fotografico dalle accuse contestate per quei fatti, tra cui l'intestazione fittizia di beni. Il magistrato nel provvedimento, come chiarito dal legale, ha fatto riferimento alla condanna di tre mesi fa ma, ha detto Chiesa, «per un reato fiscale per cui non era stato arrestato».
GIUDICE, "È ANCORA PERICOLOSO, IN AUTO CON PREGIUDICATI" Ci sono «concreti elementi» che testimoniano la «attuale pericolosità sociale» di Fabrizio Corona che, quando era in affidamento in prova sul territorio, ha commesso «plurime violazioni delle prescrizioni», come quando nel gennaio del 2016 è stato controllato in auto dalla polizia stradale di Trani mentre era «in compagnia di pregiudicati». Lo scrive il giudice della Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti nel provvedimento con cui ha respinto la «richiesta di applicazione dell'affidamento terapeutico in via provvisoria» in una comunità nel Bresciano, presentata dalla difesa dell'ex agente fotografico. Nell'atto il magistrato, oltre alla condanna che gli è stata inflitta tre mesi fa a un anno per un reato fiscale e ad altre violazioni durante l'affidamento come essere stato beccato in moto «senza patente» ed essere andato in vacanza a Capri con la fidanzata nel maggio 2016 senza autorizzazione (uscirono foto sui media), fa riferimento anche alle «assenze del Corona ai colloqui» al Sert «e ai controlli tossicologici».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Settembre 2017, 14:24
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