Corinaldo, altri due fermi: «Troppi intossicati, le bombolette sono più di una». La pista della banda di rapinatori

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Nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia nella discoteca di Corinaldo, sono state fermate altre 2 persone, oltre al minore che secondo testimoni sarebbe colui che ha spruzzato lo spray urticante nella discoteca di Cortinaldo, spray urticante che avrebbe innescato il fuggi fuggi generale all'origine della morte di sei persone.

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Anche nei loro confronti l'accusa ipotizzata al momento è quella di possesso di droga ma non è escluso che possa cambiare nelle prossime ore. L'ipotesi che sta prendendo piede tra chi indaga è che alla Locanda Azzurra fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma dello spray urticante utilizzato per coprirsi la fuga.

La Procura di Ancona indaga per omicidio colposo. Un sospettato è in stato di fermo per droga, ma a questo punto prende sempre più forza la pista della banda di rapinatori con più bombolette di spray urticante utilizzate nel locale Lanterna Azzurra. 

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Il primo ragazzo fermato è stato indicato da alcuni testimoni come il presunto colpevole ma, una volta entrati in casa, gli investigatori hanno trovato cocaina ed eroina; niente che possa collegarlo direttamente alla strage.  Nei suoi confronti non sono dunque stati fatti atti formali per quanto accaduto venerdì sera: non è stato sentito e il suo nome non è ancora iscritto nel fascicolo aperto. Mancano, inoltre, i filmati delle telecamere di sorveglianza e le dinamiche sono più difficili da ricostruire. Le indagini, dunque, si concentrano sui video dei cellulari dei presenti e sulle bombolette trovate: quella consegnata dal gestore della Lanterna Azzurra, Marco Cecchini, e quelle rinvenute nelle borse e negli zaini abbandonati dai ragazzi durante la fuga. 

Intanto, il primario del pronto soccorso di Marche Nord, Stefano Loffreda, spiega a Il Giorno che, viste le condizioni delle persone che sono arrivate in ospedale e l'intossicazione di oltre cento ragazzi, le bombolette usate devono essere necessariamente più di una. «Vanno controllate le condotte di aerazione di quella discoteca - ha spiegato -, l'impianto antincendio, ma non devo certo insegnare cosa fare agli inquirenti».
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Dicembre 2018, 16:12
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