Coprifuoco alle 22, la ministra Bonetti: «Si può cambiare, dipende dai dati». Emiliano e Zaia: «Distrugge il turismo»

Coprifuoco alle 22, la ministra Bonetti: «Si può cambiare, dipende dai dati». Emiliano e Zaia: «Distrugge il turismo»

Dopo il decreto approvato ieri, che non ha modificato il coprifuoco - che resta alle 22 - è ancora polemica sull'opportunità di mantenerlo allo stesso orario nonostante l'apertura serale dei ristoranti in zona gialla (all'aperto). Secondo il governatore pugliese Michele Emiliano, il coprifuoco alle 22 anche a luglio «distruggerebbe il turismo»: ma come fatto già ieri, la ministra Elena Bonetti si esprime con favore ad una modifica in tempi brevi.

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A RaiNews24, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia ha detto che «il coprifuoco è uno dei punti sui quali abbiamo dibattuto per ampliare il più possibile le attività che potessero riaprire. In questa prima fase si è ritenuto di mantenerlo alle 22 ma questo governo sta agendo sulla base di dati scientifici e di un continuo monitoraggio. Ci sarà una valutazione dell'impatto di queste importanti riaperture e sulla base dei dati potremmo valutare, anche anticipatamente rispetto alla fine di luglio, questa o altre misure potendole modificare. Più aumentiamo il numero di vaccinati prima potremo allentare le misure».

A Timeline su SkyTg24 invece, il governatore Michele Emiliano aveva bocciato la scelta del governo di ieri, come già fatto da altri presidenti di Regione, soprattutto di centrodestra. «Io avrei sicuramente allungato di un'ora adesso e man mano che le temperature salgono lo avrei portato sino a mezzanotte», ha detto il presidente della Regione Puglia, secondo cui il coprifuoco alle 22, a luglio, «è una cosa senza senso che rischia di distruggere il nostro turismo». 

Della stessa idea il presidente del Veneto Luca Zaia: «Qualcuno andrebbe in vacanza o comprerebbe un pacchetto di viaggio col rischio di chiudersi in tenda del campeggio o in albergo alle 22?. È inevitabile che uno si guarda attorno e dice 'forse che c'è anche qualche posto dove non c'è il coprifuoco'». «Qualcuno mi dice - annota - che il Cts ha scritto che il coprifuoco è una scelta politica. Non mi risulta che ci siano tanti paesi nel mondo col coprifuoco.

La mia non è una posizione fondamentalista, da pasdaran. Ci mancherebbe. Il virus c'è e non bisogna abbassare la guardia. La prima industria del Veneto è il turismo con 18 miliardi di fatturato, 72 milioni di presenze e il 68% rappresentato da stranieri. Noi mettiamo a rischio la nostra stagione turistica: non esiste», ha concluso Zaia.

Amministratori Lega: stop coprifuoco, sì riaperture

«Da cittadini e imprese arrivano richieste chiare: via al coprifuoco e la riapertura di tutte quelle attività che ancora sono chiuse come bar e ristoranti, piscine e palestre, senza distinzione tra chiuso/aperto con protocolli chiari e uguali per tutti. Al Governo avanziamo anche altre due richieste di buonsenso necessarie per aiutare i Comuni alla ripartenza: la copertura finanziaria per garantire la gratuità dell'uso del suolo pubblico e l'eliminazione della Tari. Sarebbe un bel segnale di attenzione e ascolto delle esigenze dei territori». Lo dicono i sindaci e amministratori che hanno partecipato alla segreteria politica della Lega: Stefano Locatelli coordinatore enti locali del partito, Alessandro Canelli sindaco di Novara, Michele Conti sindaco di Pisa, Ernesto Tedesco sindaco di Civitavecchia, Alan Fabbri sindaco di Ferrara, Mario Conte sindaco di Treviso, Roy Biasi sindaco di Taurianova.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Aprile 2021, 16:36
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