Coppie gay, dalla Chiesa europea arriva l'apertura: «Dio non le maledice, nessuno è escluso»

Il cardinale Jean-Claude Hollerich apre alle coppie gay e si dichiara contrario ad aborto ed eutanasia

Coppie gay, dalla Chiesa europea arriva l'apertura: «Dio non le maledice, nessuno è escluso»

di Niccolò Dainelli

«Coppie gay? Dio non le maledice». Queste le parole del cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece, la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea. Un'apertura che cozza con quanto accaduto pochi giorni fa a Don Giulio Mignani, parroco ligure di Bonassola, perché pro gay ed eutanasia.  

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Nessuno esluso

 

«Pensate che Dio possa mai 'dire-male' di due persone che si vogliono bene?», ha affermato in un'intervista all'Osservatore Romano. «Nel Regno di Dio nessuno è escluso: anche i divorziati risposati, anche gli omosessuali, tutti», ha ribadito. «Il Regno di Dio non è un club esclusivo. Apre le sue porte a tutti, senza discriminazioni. Tanti nostri fratelli e sorelle, ci dicono che, qualunque sia l'origine e causa del loro orientamento sessuale, di certo non se lo sono scelto. Non sono mele guaste».

Sulle coppie gay il cardinale Hollerich, in un'intervista all'Osservatore Romano, ha aggiunto: "Non penso che ci sia lo spazio per un matrimonio sacramentale tra persone dello stesso sesso, perché non c'è il fine procreativo che lo caratterizza, ma questo non vuol dire che la loro relazione affettiva non abbia nessun valore. Mi interesserebbe di più discutere di altri aspetti del problema. Per esempio: la crescita vistosa dell'orientamento omosessuale nella società da cosa è determinata? Oppure perché la percentuale di omosessuali nelle istituzioni ecclesiali e' piu' alta che nella società civile?", ha aggiunto.

La posizione su eutanasia e aborto

Il cardinale, dopo l'apertura alle coppie gay, però però espresso tutta la sua contrarietà all'eutanasia e all'aborto: «Credere nella vita eterna, significa però credere che la vita eterna è già qui, ora. E che come tale va vissuta, e goduta. Sono molto spaventato in tal senso da una montante concezione funzionalistica della vita, per cui se non funziona la si butta. Mi ha terrorizzato vedere nei Paese Bassi l'estensione della pratica dell'eutanasia anche ai malati psicologici. Anche questo è frutto della pervadente ideologia consumistica: una volta se si rompeva la televisione la portavi dal riparatore, e le scarpe dal calzolaio; oggi li butti. E lo stesso vorrebbero fare con la vita, se non 'funziona', se diventi un peso per la società ti buttano via. Lo stesso vale per l'inizio della vita: mi preoccupa sentire nel parlamento Europeo chi invoca l'attribuzione dello status di diritto 'fondamentale' all'aborto, perché se è un diritto fondamentale allora è un diritto assoluto e quindi non ammette più un rifiuto di coscienza.

Anche questo è assurdo. Ricordiamoci sempre che la vita, anche se limitata, è bella».


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 14:57
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