Coronavirus, i contagiati in Lombardia sono quindici, 250 le persone in isolamento. Speranza: «Isolare l'area per bloccare l'epidemia». Due casi anche in Veneto

Coronavirus, i contagiati in Lombardia sono quindici, 250 le persone in isolamento. Speranza: «Isolare l'area per bloccare l'epidemia». Due casi anche in Veneto
I casi di positività al coronavirus in Lombarida sono 15 e, ad ora, sono tutti concentrati in Lombardia. Anche se ci sono due casi - in attesa di conferma di positività anche al secondo test - di contagio in Veneto. Quindi potenzialmente sono già diciassette le persone infette nel nostro paese. 

Tutto è iniziato con un paziente trentottenne, dipendente della Unilever di Lodi, ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Codogno. Le sue condizioni sono migliorate rispetto a ieri sera, quando si è presentato al pronto soccorso. L'uomo, nelle settimane scorse, sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina, un dipendente della Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), che è però risultato negativo ad un primo test.


Leggi anche > Isolamento per gli abitanti della zona: 
«Restate in casa»

Positiva al virus anche la moglie, un'insegnante, che è incinta e in questo periodo non andava a lavoro. Una terza persona che avrebbe avuto contatti con il 38enne si è presentata spontaneamente in ospedale con sintomi di polmonite, mentre un'altra donna, collega del 38enne, è ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Piacenza. Altre tre persone sono ricoverate con quadro clinico di polmonite all'ospedale di Codogno.

Leggi anche > Tutto ciò che sappiamo. Spallanzani: «Il ricercatore italiano è guarito»

I CONTAGIATI SUI 40 ANNI: CONDIZIONI SERIE Le sei persone risultate positive al coronavirus e ricoverate in questo momento tra gli ospedali di Codogno e Milano, hanno tutte «sui 40 anni». Lo hanno confermato le autorità regionali lombarde oggi in conferenza stampa. Oltre al 38enne ricoverato a Codogno e sua moglie, incinta ma attualmente in maternità, c'è anche un amico dell'uomo con cui aveva fatto sport nei giorni scorsi, arrivato ieri sera in ambulanza all'ospedale di Codogno.

«Sono tutti adulti» e «sono in condizioni serie» le sei persone positive al coronavirus in Lombardia, ha spiegato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da SkyTg24 aggiungendo che «il primo paziente è ricoverato al Sacco, gli altri sono tutti a Codogno. Si tratta di una diagnosi impegnativa ma non così drammatica».


Leggi anche > Chi è il 38enne contagiato: decine di contatti tra calcetto e gara podistica


CHIUSE SCUOLE BAR E LOCALI A CODOGNO Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, «almeno fino a domenica», di tutti «gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico» come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale.

RICCIARDI: VIRUS ORA IN ITALIA «Il nuovo SarsCoV2 è ora presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione». Queste le parole di Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell'Oms. L'ospedale di Codogno ha chiuso l'accesso al pubblico, l'assessore al Welfare della Lombardia Gallera ha invitato i cittadini di Castiglione d'Adda, Codogno e Casalpustergo, a scopo precauzionale, a rimanere a casa «in quarentena volontaria» e ha chiarito che sono già stati effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sull'intero staff medico e sanitario dell'ospedale di Codogno. 



Leggi anche > Morto un medico di 29 anni: aveva rinviato le nozze per curare i malati


Il premier Conte ha annunciato che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i contagiati. Secondo quanto si è appreso sarebbero almeno 250 persone. A Castiglione d'Adda, dove risiedono i genitori dell'uomo contagiato dal coronavirus, sono stati sospesi i festeggiamenti per il carnevale e gli eventi sportivi ed è allo studio la chiusura delle scuole. Anche a Lodi si pensa alla chiusura delle scuole. 
 
 

Leggi anche > Burioni: «Chi torna dalla Cina stia in quarantena, politici devono capirlo»

PODISTA, LAVORA IN UNILEVER «Almeno altre cinque persone presentano in queste ore i sintomi del coronavirus, mentre due sarebbero i contagi oltre a quello del 38enne (fra cui la moglie)». Lo scrive online il Cittadino, testata lodigiana, secondo cui «l'uomo, originario di Castiglione, lavora all'Unilever di Casale, dove è già stata avviata la procedura di emergenza, in attesa di indicazioni dalle autorità sanitarie. Per amici, conoscenti e tutte le persone che sono state a contatto con lui in questi è scattata la quarantena».

«In queste ore - si legge - è in corso una 'mappatura' dei luoghi e delle persone che il 38enne ha frequentato negli ultimi giorni, prima del ricovero.
Sabato scorso aveva partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, aveva giocato una partita di calcio con il Picchio di Somaglia e pare abbia partecipato a una gara di podismo sul territorio. Senza contare che, prima di avvertire i sintomi, è andato regolarmente al lavoro». 

 

DUE CASI IN VENETO Nel tardo pomeriggio è arrivata anche la notizia di due casi sospetti di persone contagiate da Coronavirus in Veneto. Lo rende noto, interpellato dall'ANSA, il presidente della Regione, Luca zaia. «Ci sono due casi sospetti, due cittadini veneti - dice Zaia - Ora stiamo attendendo le seconde analisi dall'istituto Spallanzani». Zaia ha già sentito il commissario Angelo Borrelli, e ora si sta recando nella sede dell'unità di crisi per il Veneto, in via degli Scrovegni a Padova.

 
 

La Federazione italiana medici di medicina generale invierà a tutti i medici una scheda con domande sui contatti, sulla capacità respiratoria del paziente, su eventuali episodi di dispnea. Il ministro della Salute Speranza, il viceministro Sileri, il ministro della Difesa Guerini e il capo della Protezione Civile Borrelli sono in Lombardia per seguire più da vicino la vicenda. Sarebbe guarito il giovane ricercatore che era stato ricoverato allo Spallanzani di Roma visto che «risulta persistentemente negativo al test sul coronavirus». Sono usciti, infine, dalla quarantena i 55 connazionali che erano stati rimpatriati da Wuhan ed erano stati tenuti in isolamento alla Cecchignola. ​​

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Febbraio 2020, 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA