Morto a 18 anni dopo sei mesi di coma: si indaga per omicidio colposo

Morto a 18 anni dopo sei mesi di coma: si indaga per omicidio colposo

di Nazareno DINOI
Cosa è successo nei sei mesi in ospedale? Ma soprattutto per quale motivo Michele finì in coma? S’indaga per omicidio colposo per la morte di Michele Dinoi, il diciottenne manduriano deceduto sabato scorso in una clinica leccese dove è stato ricoverato in coma per sei mesi.

Con questa ipotesi di reato ieri il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Taranto titolare dell’inchiesta, Lucia Isceri, ha notificato ai familiari la disposizione per l’autopsia che sarà eseguita domani, giovedì 29 marzo, dal medico legale Massimo Tortorella.
Toccherà a lui, con l’osservazione dei consulenti dei genitori del ragazzo, Vincenza Anna Palummieri e Damiano Dinoi, separati da tempo (rispettivamente si fanno rappresentare dagli avvocati Donato Manelli e Sara Piccione), stabilire le cause della morte e soprattutto l’origine del trauma che il 27 settembre del 2017 provocò l’arresto respiratorio e poi cardiaco del giovane che, rianimato dal personale del 118, riacquistò l’attività cardiaca ma con esiti irreversibili sul cervello. Ricoverato nella rianimazione dell’ospedale Giannuzzi di Manduria, fu poi trasferito nella struttura leccese specializzata nella riabilitazione neurologica dove è morto senza aver mai ripreso conoscenza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Marzo 2018, 12:42
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