Codice Antimafia, il Senato approva con 129 sì: ora il testo passa alla Camera

Codice Antimafia, il Senato ha approvato con 129 sì: ora il testo torna alla Camera
Via libera del Senato alla riforma del Codice Antimafia passata con 129 sì, 56 no e 30 astenuti. Ap ha lasciato libertà di voto. M5S ha dichiarato la posizione di astensione.La Camera dovrà ora esaminare le modifiche introdotte al Senato.  «Credo che ci siano le condizioni per portarla fino in fondo». Così il Guardasigilli, Andrea Orlando, esclude il rischio che la riforma del Codice antimafia, dopo il via libera del Senato, si possa impantanare alla Camera. Quanto a eventuali modifiche, Orlando aggiunge che «ci sono opinioni diverse» e che «si verificherà se i rilievi sono fondati». «In caso faremo ricognizione serena, se saranno necessarie modifiche - conclude - e dove introdurle».

Tra le novità previste dal Codice quella in base alla quale d'ora in poi anche chi finisce nel mirino della giustizia per corruzione, concussione, terrorismo e stalking rischierà di vedersi sequestrare i propri beni patrimoniali.
Le norme previste per i mafiosi si estendono a chi risulta indiziato di reati contro la pubblica amministrazione oltre che per i sospettati di terrorismo e stalking. Confische e sequestri delle proprietà dei boss hanno finora portato nelle mani dello Stato beni per circa 25 miliardi di euro.


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Luglio 2017, 13:58
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