Il consumo di cocaina in Italia si conferma ancora una volta sempre più diffuso e trasversale. A farne uso ci sono infatti persone di ogni estrazione sociale ed età, grazie anche alla reperibilità sempre maggiore.
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È quanto emerge dall'ultima relazione del Dipartimento della politiche antidroga in Parlamento. Come scrive Daniela De Crescenzo per Il Mattino, «c'è il camionista che prima di mettersi in viaggio compra la palletta da tredici euro e il professionista che acquista la dose dal suo spacciatore personale per cento euro. C’è chi sniffa solo a capodanno dopo aver aperto lo champagne e chi senza la bustina non comincia la giornata [...] La coca è la droga utilizzata per raggiungere buone performance: il camionista la usa per sopportare la fatica, chi vuole abbordare sniffa per fare bella figura. Entrambi, poi, nella fase down ne pagano il prezzo. Ovviamente chi usa la neve quasi mai ammette di avere un problema: quasi tutti i cocainomani sono convinti di poter controllare la sostanza: se voglio smettere smetto, dicono agli operatori dei centri per le dipendenze o agli agenti che li hanno beccati. Ma quasi mai è vero, tanto che, c’è gente che è stata costretta a vendere la casa o l’attività commerciale ereditata da generazioni per pagare lo spacciatore di fiducia».
Oltre ai rischi per le tasche dei consumatori, l'allarme ora si concentra soprattutto sul sistema sanitario. Nella relazione viene evidenziata una tendenza, sempre in aumento, a ricoveri e decessi per overdose di droghe. Nel 2019, ad esempio, si sono registrati 373 decessi, in media più di uno al giorno. La cocaina, nella graduatoria delle droghe più letali, ora segue l'eroina, ma nella classifica dei ricoveri diventa la prima sostanza stupefacente a causarli.
Rispetto al passato, la cocaina è diventata una droga estremamente trasversale non solo per quanto riguarda i consumatori, ma anche le zone d'Italia in cui viene assunta.
Con l'aumento del consumo e della domanda, sale ovviamente anche l'offerta, in mano alla criminalità organizzata. Secondo le ultime stime, dei quasi 16 miliardi di euro spesi ogni anno per l'acquisto di sostanze stupefacenti, il 31% (poco meno di 5 miliardi) riguarda proprio la cocaina. I prezzi delle dosi possono variare in base a diversi fattori: quantità e qualità, ma anche servizio di consegna e luogo di reperimento. Ormai si può passare dalle piazze di spaccio nei quartieri periferici ai locali più in voga del centro. Tutti accomunati dalla presenza della 'dama bianca' di cui sempre più italiani fanno uso.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Novembre 2021, 20:28
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