Clonate migliaia di carte di credito: sgominato business di 530 milioni: la mente del dark web a Napoli
di Rosita Rijtano
Sulla sua testa pendeva un mandato d'arresto internazionale. Ed è stato catturato ieri grazie al lavoro congiunto della polizia postale della Campania e del dipartimento investigativo della sicurezza interna statunitense. Il campano, residente nella provincia di Napoli, non è il solo finito in manette. Sono altre dodici le persone fermate, tra cui il presunto capo dell'organizzazione di nazionalità ucraina. In un'operazione, resa nota solo oggi, che è stata battezzata «Infraud» e ha coinvolto sedici paesi differenti.
Per mettere in piedi la loro pachidermica truffa i criminali informatici si erano serviti di Liberty Reserve: un servizio online per effettuare transazioni economiche in tutto il mondo dal passato tutt'altro che pulito. Infatti, il sito è stato chiuso nel 2013 e il suo fondatore, Arthur Budovsky, è stato accusato di riciclaggio di denaro da un procuratore degli Stati Uniti di New York. Un'indagine conclusa con la condanna per Budovsky a 20 anni di carcere.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Febbraio 2018, 20:16
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