Scuole top, Giulio Cesare a Roma. A Milano vince il Sacro Cuore: ecco gli istituti che preparano meglio gli studenti

Scuole top, Giulio Cesare a Roma. A Milano vince il Sacro Cuore: ecco gli istituti che preparano meglio gli studenti

di Lorena Loiacono

Promossi e bocciati, anche per le scuole arrivano le pagelle. O quasi. Sono le classifiche di Eduscopio, il motore di ricerca messo a punto dalla Fondazione Agnelli come strumento utile alle famiglie per orientarsi nella scelta della scuola superiore.

METODO EDUSCOPIO. Eduscopio prende in considerazione le scuole secondarie di II grado che preparano meglio gli studenti agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, considerando voti e tempi di attesa per un contratto per i diplomati degli anni scolastici: 2016/2017, 2017/2018 e 2018-2019.

I MIGLIORI DI ROMA. Nella Capitale svettano al primo posto, per i migliori risultati all’università, i licei classico Giulio Cesare, scientifico Righi e Di Vittorio-Lattanzio per le scienze applicate, il Giordano Bruno per scienze umane, il Sant’Orsola per l’artistico e il Renzo Levi per il linguistico. Gli istituti che preparano al meglio i ragazzi per entrare nel mondo del lavoro sono invece il Croce Aleramo, il Faraday, l’istituto Tor Carbone e il Cattaneo.

I MIGLIORI DI MILANO. Per la miglior riuscita universitaria, al primo posto si piazza il liceo classico e artistico privato Sacro Cuore, seguono lo scientifico Da Vinci e il linguistico Civico Manzoni. I ragazzi che trovano lavoro più velocemente provengono invece dagli istituti tecnici Regina Mundi e Mattei e dai professionali Carlo Porta e Settembrini.

DA TORINO A NAPOLI. Il miglior liceo classico di Torino è il Massimo d’Azeglio e il miglior scientifico è il Galileo Ferraris, tra i tecnici ci sono l’economico Vittorini e il tecnologico Agnelli.

A Napoli invece i migliori licei sono, tra i classici, il Sannazzaro e tra gli scientifici il Mercalli mentre tra i tecnici ci sono il Modigliani e il Santa Maria, entrambi privati.

EFFETTO COVID. Non solo orientamento, le classifiche di Eduscopio mettono in luce anche gli effetti del covid sul mercato del lavoro: «Il Covid – ha detto il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto – ha avuto forti ripercussioni sui percorsi dei diplomati degli istituti tecnici e professionali che hanno scelto di trovare lavoro. Dopo il forte calo degli apprendimenti registrato dall’Invalsi nel 2021 e 2022, la pandemia rischia dunque di lasciare segni profondi anche sulle prospettive di lavoro». A livello aggregato, infatti, il tasso di occupazione calcolato da Eduscopio per i diplomati del 2019 che hanno cercato l’impiego in piena pandemia risulta dell11% più basso rispetto ai diplomati del 2017.

CONTRATTI A PICCO. Il tasso di occupazione dei diplomati del giugno 2019 è infatti pari al 42,5%, rispetto ai 47,9% dei diplomati 2018 e al 53,7% dei diplomati dell’anno precedente. L’impatto della pandemia si è fatto sentire anche sulla tipologia dei contratti, con un calo del 5% di contratti a tempo indeterminato.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Dicembre 2022, 15:22
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