Cimitero crollato a Camogli, ora i gabbiani fanno scempio dei cadaveri in mare

Video

Il mare restituisce i cadaveri del cimitero di Camogli (Genova) crollato lunedì scorso per lo sgretolamento della falesia su cui poggiava. E i gabbiani ne approfittano, facendo scempio dei corpi. Resti umani sono stati trovati su una spiaggia di Camogli non lontana dal crollo: erano stati trasportati lì da un gabbiano. Un aspetto che aggiunge dolore a dolore per i familiari di quei circa 200 morti che il crollo si è portato via disperdendo bare in mare e seppellendole di nuovo sotto la frana. Ed ora è corsa contro il tempo per cercare di recuperare bare e cadaveri perché oltre alla minaccia dei gabbiani c'è anche quella delle condizioni meteo marine in peggioramento che renderebbero veramente complicato le operazioni di recupero già rese difficili dalle correnti che stanno portando a ponente cadaveri e pezzi di bare.

 

Oggi due corpi sono stati trovati a Genova e una parte di bara è stata trovata su una spiaggia a Celle Ligure, nel Savonese. I due cadaveri sono stati recuperati a Genova Quarto, nel tratto di mare davanti al monumento che ricorda la spedizione dei Mille garibaldini, e a Vesima, subito dopo Genova Voltri, la parte di città che guarda il Savonese, a decine di chilometri da Camogli.

Sono stati recuperati dai vigili del fuoco. I pompieri hanno organizzato una perlustrazione con l'elicottero nel tratto di mare compreso tra Camogli e Genova dopo che parti di bare erano state avvistate lungo la costa genovese.

Intanto vanno avanti gli accertamenti dei carabinieri che su impulso della procura di Genova indagano per frana colposa. I militari hanno acquisito documenti in Comune a Camogli: hanno prelevato documentazione e ordinanze relative ai lavori e stanno raccogliendo le testimonianze dei cittadini che hanno detto di aver segnalato in passato scricchiolii al cimitero. Proseguono anche i lavori alla falesia interessata dal crollo. È operativa la rete wireless di sensori, montata dai Vigili del fuoco per il monitoraggio.

«L'installazione della rete di sensori è propedeutica all'avvio delle operazioni a mare che avverranno tramite il Comsubin della Marina militare insieme a tutte le altre forze dello Stato per le operazioni di recupero dei feretri», dice l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. E mentre il Comune sta proseguendo le operazioni di smontaggio di alcune parti del cimitero ancora in situazione precaria dopo il crollo, a Camogli si muove la solidarietà. La Rari Nantes, società di pallanuoto, ha organizzato una raccolta fondi on line per la ricostruzione del cimitero, mentre un aiuto più operativo è arrivato da due ditte specializzate in lavori di alpinismo che hanno dato la loro disponibilità per operare sulla parete a titolo gratuito sia al recupero sia alla messa in sicurezza del costone. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Febbraio 2021, 22:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA