Choc al lavoro, artigiano ingoia chiodo di 3 centimetri che finisce in fondo al polmone

Choc al lavoro, artigiano ingoia chiodo che finisce in fondo al polmone

di Redazione Web

Il chiodo di quasi tre centimetri di lunghezza era penetrato accidentalmente fino in fondo al polmone. Per fortuna, in ospedale, il paziente - un artigiano 60enne che lo aveva ingoiato - ha trovato i medici dello staff di pneumologia guidato dal dottor Vincenzo Patruno, che avevano dalla loro un’impagabile esperienza e la provvidenziale dotazione di broncoscopi sottilissimi, arrivati in reparto da poco. E così l’uomo è stato liberato dal chiodo senza che si dovesse sottoporre a un importante intervento di chirurgia toracica per rimuovere l’elemento estraneo.

La delicata operazione è stata portata a termine nella serata di ieri, mercoledì 18 maggio, dall’équipe medica della Struttura di Pneumologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, che è riuscita in un’operazione di straordinaria precisione che ha evitato al sessantenne di dover finire sotto i ferri. Il paziente è giunto presso la struttura per aver inalato accidentalmente un chiodo di circa 3 centimetri: il corpo estraneo era  in fondo al polmone (per l’esattezza nel lobo medio fino al bronco subsegmentario di quarto ordine) ed è stato estratto con una pinza di 1,2 millimetri.

Gli pneumologi sono riusciti nell’estrazione del corpo estraneo grazie all’elevatissimo grado di esperienza degli specialisti. «Un atto di grande difficoltà tecnica e di precisione assoluta che ha letteralmente salvato, se non la vita, sicuramente il polmone del paziente evitandone la rimozione in chirurgia toracica - afferma Vincenzo Patruno, direttore della Struttura -.

Siamo orgogliosi di questo risultato e soprattutto di aver evitato al paziente un percorso clinico ben più complesso». Soddisfatto il direttore medico del presidio ospedaliero Luca Lattuada: «Si tratta di un ottimo risultato che testimonia l’altissima qualità dei professionisti che operano nelle nostre strutture, che non conoscono orario e sono sempre presenti quando è necessario, e il continuo miglioramento che avviene a livello specialistico: allo stesso tempo sappiamo benissimo cosa significhi non andare sotto i ferri per un paziente e questa è, ovviamente, un’altra ottima notizia».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Maggio 2022, 20:47
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