Torino, busta sospetta al sindaco Chiara Appendino: «Poteva esplodere»

Torino, busta sospetta al sindaco Chiara Appendino: «Poteva esplodere»
Una busta sospetta, con mittente la scuola Diaz di Genova e indirizzata alla sindaca M5S di Torino, Chiara Appendino, contenente al suo interno un ordigno in grado di esplodere. È stata intercettata in Municipio e subito analizzata, come ha fatto sapere la Questura.

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Era «idoneo a esplodere» il congegno trovato all'interno della busta sospetta indirizzata alla sindaca di Torino, Chiara Appendino, e intercettata in Municipio. Lo rende noto la Questura di Torino, secondo cui il gesto sarebbe riconducibile «a soggetti appartenenti all'area anarco-insurrezionalista verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all'Asilo», il centro sociale sgomberato lo scorso 7 febbraio dalla polizia.

Dopo il ritrovamento della busta sospetta, il consiglio comunale è stato sospeso e sono saltate le previste comunicazioni della sindaca, sulle tensioni al corteo dei rider e sul caso di violenza sessuale al Valentino. La busta è stata neutralizzata dagli artificieri della Polizia di Stato. In Municipio si è recato anche il questore, Francesco Messina, che ha coordinato le operazioni per prevenire rischi all'incolumità delle persone, nell'eventualità che ci fossero altri plichi esplosivi.

Chiara Appendino è sotto scorta dal 10 febbraio scorso, all'indomani delle tensioni e delle minacce al corteo anarchico. Pochi giorni fa in città sono stati affissi manifestini con il disegno di una persona a testa in giù con l'effige dei tarocchi dell'Appeso ribattezzata l'Appendino e la filastrocca dell'Asilo. Di fronte a un negozio della famiglia della sindaca gli antagonisti avevano organizzato una minacciosa protesta. Il 3 novembre scorso, inoltre, era stata intercettata una busta diretta alla sindaca con la scritta: «Hai ucciso Torino. Devi morire».

DI MAIO: «IL M5S CON CHIARA» «A Chiara Appendino hanno mandato un pacco bomba. A lei va il mio abbraccio, sono con lei, così come tutto il MoVimento 5 Stelle. Chiara è forte e determinata. Se qualcuno pensa di intimidirci è fuori strada». Così su Twitter Luigi Di Maio.

DECARO (ANCI): «NON SEI SOLA» «Questo ennesimo vile e concreta minaccia a danno di Chiara Appendino, se possibile ancor più grave perché portata nel palazzo comunale, la casa dei cittadini, raggiunge e sconcerta tutti noi, tutti i sindaci italiani. Tutti noi, tutti insieme siamo al fianco della sindaca di Torino, siamo la sua ulteriore scorta, ben consapevoli che la nostra unità davanti a tantissimi responsabilità, pericoli, intimidazioni, è la nostra forza. Coraggio Chiara, non sei sola». Lo dichiara Antonio Decaro, presidente dell'Anci e sindaco di Bari.

FIANO: "GRAVE INTIMIDAZIONE" «Quella di oggi contro la sindaca di Torino Chiara Appendinoè una intimidazione grave a cui bisogna reagire con determinazione e senza esitazione. A lei esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà per un atto che non va sottovalutato, certi che magistratura e forze di polizia faranno di tutto per accertare le responsabilità». Lo afferma, in una nota, Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Aprile 2019, 22:20
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