La mamma di Josè Garramon indagata, lo sfogo a Chi l'ha Visto: «La giustizia italiana punisce me e non chi ha ucciso mio figlio»

La mamma di Josè Garramon indagata, lo sfogo a Chi l'ha Visto: «La giustizia italiana punisce me e non chi ha ucciso mio figlio»
Era il 20 dicembre del 1983 quando Josè Garramon, appena tredicenne, veniva investito e ucciso nella pineta di Castel Porziano. Nessuno ha pagato davvero per la sua morte, ma la mamma del bambino ha spiegato a Chi l'ha Visto? di aver ricevuto un avviso di garanzia. «Mi è arrivata una busta in cui si legge che sono indagata».

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Poi, rivolgendosi a Federica Sciarelli: «Non voglio mettere nei guai te o la trasmissione, ma chiedevo giustizia e ora sono indagata». La Procura di Roma aggiunge che deve nominare un avvocato e rispondere dell'accusa di diffamazione, ma non si sa chi l'avrebbe querelata. «Marco Accetti, l'uomo che ha ucciso mio figlio e la sua complice Patrizia De Benedetti non sono indagati. Questa follia dovevo capirla». Il caso è stato considerato omicidio stradale e non configurava un reato all'epoca. 

Marco Accetti è coinvolto anche nel caso di Emanuela Orlandi. È il fotografo che nel marzo del 2013 si autoaccusò di aver contattato e convinto la ragazza ad allontanarsi dalla sua abitazione e di essere l'anonimo telefonista che agiva per conto della banda di sequestratori.

Il 20 dicembre di quell'anno, mentre si trovava alla guida di un furgone, investì ed uccise Josè, figlio di un funzionario uruguayano di un'organizzazione umanitaria. Per questo è stato condannato a due anni e quattro mesi per i reati di omicidio colposo ed omissione di soccorso. Non si seppe mai perchè quell' adolescente si trovasse in piena notte dentro la pineta abitando all'Eur.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 23:43
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