Chi l'ha visto, il caso di Raffaele: 'accumulatore' scomparso da tre settimane. «Sommerso dall'immondizia?»

Raffaele Lioce è scomparso da dicembre, ma le ricerche sono iniziate solo tre settimane fa quando i vicini sono stati invasi da topi, insetti e cattivi odori

Chi l'ha visto, il caso di Raffaele: 'accumulatore' scomparso da tre settimane. «Sommerso dall'immondizia?»

di Redazione Web

Un pensionato, Raffaele Lioce, 80enne alto quasi due metri ex dipendente di Poste italiane, è scomparso da dicembre a Foggia. Da tre settimane è iniziata la ricerca, dopo la segnalazione dei vicini. Da allora, infatti, i suoi vicini di casa sono invasi da rifiuti, topi e soprattutto da cattivi odori. È questa la storia raccontata da Chi l’ha visto? su Rai 3, denunciata da alcuni condomini. «Spero che qualcuno intervenga al più presto. Questa situazione va avanti da troppo tempo», l’appello dei residenti, che hanno dovuto schermare il portone dell'abitazione dell'uomo per evitare che escano insetti e altri animali. Ma adesso un'altra paura emerge da chi ogni giorno scava per togliere le tonnellate di rifiuti che si trovano in casa di Raffaele.

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«È sommerso in casa?»

Adesso a Foggia in molti temono che Raffaele Lioce possa essere sommerso da quegli oggetti che con tanta cura e morbosità ha raccolto ovunque negli anni. Perché Raffaele è l'ennesimo caso di accumulatore seriale e nel programma condotto da Federica Sciarelli, si torna a indagare sul suo caso.

Chi è Raffaele Lioce

Raffaele è un uomo dalla doppia personalità. Capace di scrivere lettere alla «sua Titti», un'amica, ma anche di vivere immerso nell'immondizia.

Un uomo di altri tempi che dona parole piene di tenerezza e gentilezza alla donna, ma anche un vicino di casa scomodo, che vive in una discarica infestata da topi e insetti, dove l'odore nauseabondo prende il sopravvento. Quelle lettere così eleganti stridono con il suo modo di vivere. Raffaele, a modo suo, sa farsi apprezzare da tutti. Chi lo conosce lo reputa una persona speciale, capace di donarti tutto quello che ha. «L'immondizia era tutto il suo mondo - racconta Titti - e nella sua mente, regalare i suoi rifiuti era un gesto di vero cuore». Regalare il suo tesoro lo faceva sentire ricco di fronte alla povertà e alla solitudine della sua mente. 

Lo sgombero

Nel frattempo sono tre settimane che gli operai, a fatica, liberano casa sua. Pezzo dopo pezzo. Ricordo dopo ricordo. Sì, perché che accumula pensa che tutto possa essere e diventare utile. Ogni oggetto è un ricordo e chi non riesce a staccarsi dagli oggetti, ha la sensazione di fermare il tempo. Ma continuando ad accumulare, in anni di certosino lavoro, si arriva a vivere in una discarica, proprio come Raffaele Lioce. Lui negli ultimi tempi viveva sopra la sua immondizia. E se fosse rimasto imprigionato nei suoi oggetti? Questa è la domanda che terrorizza chi lo conosce. Anche l'amico Michele, accumulatore come Raffaele, per tre settimane non ha mai smesso di cercarlo. Lo ha cercato ovunque in tutta Foggia e parlando dell'amico si commuove: «Era una grandissima persona».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2023, 14:38
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