«A chi abbandona i cani auguriamo il peggio», lo spot choc delle pompe funebri sui bus di Genova
di Simone Pierini
Si può augurare la morte in modo così esplicito in una campagna pubblicitaria? È forse questa la domanda che ronza tra le menti delle persone che notano il manifesto. Il fine nobile dell'iniziativa, la difesa dei cani, è evidente e innegabile. È il mezzo che ha aperto discussioni. Al momento la pubblicità sarà presente sui mezzi AMT per due mesi.
«Sì, il senso è un po' forte ma il fatto che sia notata è quello che conta», ha dichirato uno dei due soci, Carlo Siffredi, a Repubblica. «Il peggio è un concetto relativo - ha aggiunto - ad esempio se a me augurassero di trovarmi in paradiso con sette vergini sarebbe per il me peggio perché ormai anziano. È vero che pensiamo agli animali, ai cani in particolare e abbiamo ideato questa frase per sensibilizzare le persone e farci pubblicità: un fifty-fifty diciamo tra l'attenzione dovuta contro l'abbandono e la pubblicità anima del commercio».
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Luglio 2019, 21:00
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