Corpo fatto a pezzi nel bresciano, è di Charlotte Angie, pornostar milanese. L'ex fidanzato ha confessato

La vittima bruciata e decapitata: riconosciuta dai tatuaggi da alcuni fan. L'omicidio sarebbe avvenuto a gennaio

Corpo fatto a pezzi nel bresciano, è di Charlotte Angie, pornostar milanese. L'ex fidanzato ha confessato

Risolto il giallo del bresciano: la donna uccisa e fatta a pezzi a Borno, una settimana fa, è stata identificata. Si chiamava Carol Maltesi, aveva 25 anni ed era nota nel mondo del porno con il nome d'arte di Charlotte Angie. Il presunto responsabile dell'omicidio, un uomo di 43 anni, vicino di casa ed ex fidanzato della vittima, è stato sottoposto a stato di fermo: ha confessato il delitto durante un interrogatorio nella notte davanti ai carabinieri.

Borno, cadavere fatto a pezzi e ritrovato: la vittima potrebbe essere una influencer o una pornostar italiana

I suoi fan l'hanno riconosciuta dai tatuaggi. Scritte sul corpo che la rendevano unica, a cominciare dal disegno maculato sul gluteo simile a quello della cantante Elettra Lamborghini. E così hanno segnalato ai carabinieri che il corpo di donna fatto a pezzi e chiuso in sacchi gettati da una scarpata in una piazzola di Borno, in alta Val Camonica, poteva essere quello di una pornostar di Milano. I resti sono stati trovati per caso il 20 marzo e la donna risulterebbe scomparsa da tempo. L'omicidio è avvenuto nello scorso mese di gennaio.


Il 43enne arrestato è un dipendente di banca, Davide Fontana: i due erano vicini di casa a Milano e avevano avuto una relazione. L'uomo, che è stato sottoposto a fermo, ha confessato ai carabinieri di Brescia nella notte di aver prima colpito in testa la vittima al termine di un litigio e poi di aver deciso di farla a pezzi, nasconderla per un periodo nel freezer di casa a Milano e poi liberarsene a Borno. Fontana ha detto di aver scelto il paese dell'alta Valle Camonica perché conosceva la zona per averla frequentata in passato

 

MANO ESPERTA

La vittima è stata sfregiata al volto con il fuoco, poi decapitata e fatta a pezzi «da una mano esperta», dicono gli investigatori. Ma quei tatuaggi parlano e le analogie di sette degli undici disegni avrebbero permesso di risalire proprio all'attrice di video pornografici. Aveva tatuato «step by step» sulla caviglia destra, «wanderlust» sulla clavicola destra, «elegance is the» sulla schiena lato destra, una porzione di disegno sul gomito sinistro, «be brave» sul gomito sinistro, «fly» sul polso destro, una «V» rovesciata sulla coscia destra, «VV» rovesciate sulla coscia sinistra, «te» sul dorso della mano sinistra. 

Le informazioni erano state diffuse dagli investigatori affinché «i possibili conoscenti della donna nonché i professionisti del settore, tatuatori ed estetiste, potessero fornire informazioni utili all'identificazione».

E invece si sono fatti avanti gli ammiratori della pornostar, uno in particolare che ha contattato la redazione del quotidiano online BSnews. Il cadavere è stato rinvenuto in un ottimo stato di conservazione, secondo gli investigatori i resti sarebbero stati tenuti in un ambiente molto freddo come un congelatore.

Quindi l'assassino si sarebbe sbarazzato con tutta calma del corpo. Ha scelto il posto, una zona di montagna isolata a cavallo tra le province di Brescia e Bergamo, e senza essere visto da nessuno se ne è liberato. A scoprire i sacchetti neri, di quelli abitualmente utilizzati per la spazzatura, è stato un residente della zona. I sacchi pesavano troppo per contenere rifiuti, poi è spuntata una mano sporca di terra. Ha gettato tutto per terra e chiamato i carabinieri, che hanno recuperato i resti in fase di scongelamento. E ora il corpo della vittima ha un nome.

LE INDAGINI

L'omicidio della donna sarebbe avvenuto, secondo la confessione dell'uomo, a gennaio scorso. Dalle indagini dei carabinieri era emerso che lo scorso 20 marzo l'auto intestata a Carol Maltesi era transitata, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo. Poi, ieri, l'uomo, amico e vicino di casa della vittima, si era presentato ai carabinieri per fornire informazioni sulla donna scomparsa, «offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite», spiega chi indaga. Il magistrato e i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l'uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo hanno sottoposto ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, nel corso della notte alla presenza del difensore.

L'uomo alla fine ha deciso di confessare l'omicidio e l'occultamento del cadavere avvenuto a gennaio 2022, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna. È accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. L'omicidio e la distruzione del cadavere è avvenuto a Milano mentre solo l'occultamento è avvenuto a Brescia. Dopo l'interrogatorio di convalida il fascicolo passerà per competenza al tribunale milanese. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2022, 09:26
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