Cesena, la classe si vaccina contro l'influenza per "proteggere" il compagno malato

La classe si vaccina contro l'influenza per "proteggere" il compagno malato

di Lorena Loiacono
Davvero un gran bel gioco di squadra, la lezione più importante. Che i bambini di una scuola di Cesena hanno dimostrato di conoscere molto bene. Il loro compagno di classe, reduce da una dura battaglia contro la leucemia linfoblastica acuta, desidera tornare a scuola dopo un anno di cure. E loro lo accolgono a braccia aperte. Come? Vaccinandosi in blocco contro l'influenza.
Il piccolo Tommaso infatti, un alunno di seconda elementare, si è ammalato un anno fa e per l'intero periodo è stato assente dalle lezioni, per curarsi. Ora può tornare a scuola: ma il suo sistema immunitario è ancora debole e anche una semplice influenza potrebbe rivelarsi decisamente pericolosa. Ha bisogno di uno scudo protettivo e saranno i suoi compagni a fornirglielo: una trentina di bambini (tra cui sette alunni di un'altra classe) hanno fatto il vaccino anti-influenzale insieme alle insegnanti e a diversi genitori e fratelli dei compagni.
«Bambini e genitori - ha commenta Antonella Brunelli responsabile della pediatria di comunità di Cesena - hanno compiuto un gesto di responsabilità, di generosità e di amicizia che ci ha riempito di gioia». Una sorta di abbraccio protettivo da parte degli amichetti e delle loro famiglie, a cui sono arrivati anche i ringraziamenti del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Stop all'influenza, quindi, ma anche alle altre malattie.
«Hanno fatto benissimo spiega il virologo Roberto Burioni -. Questi bambini non solo stanno proteggendo il loro amico, ma anche se stessi. Quando vacciniamo i nostri figli, ci guadagniamo tutti: con la vaccinazione i batteri circolano di meno. Purtroppo il vaccino contro l'influenza non è tra i più efficaci perché il virus cambia sempre un po', ma è comunque sicurissimo. Ovviamente per salvaguardare il bimbo servono anche tutti gli altri vaccini obbligatori, penso al morbillo: per un bambino immunodepresso potrebbe essere letale. Purtroppo è accaduto che un bambino, guarito dalla leucemia, sia deceduto poi per aver contratto successivamente il morbillo. Si tratta di un gesto di responsabilità civile per non far circolare virus pericolosi soprattutto per i più deboli».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Novembre 2019, 08:23
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