Cesare Battisti in sciopero della fame. Il fratello di Campagna: «Vuole impietosire, ci ha preso in giro fin troppo»

Cesare Battisti in sciopero della fame. Il fratello di Campagna: «Vuole impietosire, ci ha preso in giro fin troppo»
Cesare Battisti in sciopero della fame per quello che ritiene un isolamento illegittimo, e il fratello di una delle vittime non ci sta: «Spero che nessun politico e nessun giudice si faccia impietosire da questa mossa, lo conosciamo ormai, fa queste mosse per impietosire, negli anni è riuscito ad ingannare Lula e tanti altri», le parole all'ANSA di Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, l'agente ucciso dallo stesso Battisti il 19 aprile 1979 a Milano.

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Interpellato a proposito della decisione dell'ex terrorista dei Pac di iniziare lo sciopero della fame per protestare contro la sua situazione carceraria, da lui ritenuta troppo dura, Campagna ha aggiunto: «Se qualche politico si farà ingannare farò io lo sciopero della fame». Battisti «ci ha preso in giro fin troppo, non va preso sul serio - ha detto ancora - se viene tenuto in isolamento, un buon motivo ci sarà». «Non voglio credere - ha spiegato Campagna - che ci sia qualche giudice o direttore di carcere che si diverta a tenerlo in isolamento, se prosegue per lui l'isolamento qualche motivo ci sarà. Ho il massimo rispetto per i giudici e per le guardie carcerarie».

Battisti, ha aggiunto, «è scappato dal carcere in passato, ha preso per i fondelli la giustizia italiana, il presidente brasiliano Lula, fare lo sciopero della fame ora è un suo diritto, lo faccia pure, probabilmente avrà bisogno di perdere qualche chilo». È impossibile, ha spiegato Campagna, «credere ancora a questo personaggio». Per quanto riguarda la concessione dei 45 giorni (per due semestri scontati) di riduzione di pena, prevista dall'istituto della 'liberazione anticipata' per buona condotta, Campagna ha chiarito che «su questo non ho nulla da dire, è corretto, è previsto dalla legge».

Di diverso avviso sulla riduzione della pena per buona condotta invece Adriano Sabbadin, figlio di Lino, macellaio ucciso durante una rapina nel 1979: «Una notizia assurda. È ora che la smetta. Il nostro ergastolo non è ancora finito, lui ha appena cominciato e già esce? Abbiamo messo in conto che prima o poi sarebbe tornato libero ma non così presto. È ora di smetterla. Lui deve scontare la sua pena. Punto e basta». 


BATTISTI IN SCIOPERO DELLA FAME «Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia», scrive l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo in una lettera inoltrata al suo legale, l'avvocato Davide Steccanella. Legale che chiarisce che Battisti da oltre 1 anno e mezzo è in isolamento diurno nel carcere di Oristano, isolamento «di fatto del tutto illegittimo (la pena dell'isolamento diurno a suo tempo inflitta era di sei mesi per cui è stata scontata a giugno 2019)».

«La morsa del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) - scrive Battisti nella lettera - messa puntigliosamente in esecuzione dalla autorità del carcere di Oristano, ha resistito provocatoriamente a tutti i miei tentativi di far ripristinare la legalità, e la dovuta concessione dei diritti previsti in legge, ma sempre ostinatamente negati. A nulla sono valse le mie rimostranze scritte o orali rivolte a questa Direzione, al Magistrato di Sorveglianza, all'opinione pubblica. A Cesare Battisti - scrive ancora lo stesso Battisti, condannato all'ergastolo per 4 omicidi e arrestato nel 2019 dopo 37 anni di latitanza - non è nemmeno consentito sorprendersi se nel suo caso alcune leggi sono sospese: è quanto mi è stato fatto capire, senza mezzi termini, da differenti autorità».

«Pretendere un trattamento uguale a quello di qualsiasi altro detenuto - si legge ancora nella missiva - è una contesa continua, estenuante e che coinvolge gli atti più ordinari del mio quotidiano: l'ora d'aria; l'isolamento forzato e ingiustificato; l'insufficiente attendimento medico; la ritensione arbitraria di testi letterari; le domandine sistematicamente ignorate; oggetti di varia utilità e strumenti di lavoro negati, anche se previsti dall'ordinamento penitenziario, ecc». Da qui l'annuncio dello sciopero della fame e del rifiuto delle terapie per malattie di cui soffre. Il tutto, scrive Battisti, «affinché sia disposto il mio trasferimento in una Casa di Reclusione dove mi siano facilitate le relazioni con i familiari e con le istanze esterne previste dall'ordinamento nonché i rapporti professionali atti al sostentamento e al reinserimento. Chiedo - conclude - inoltre che sia rivista la mia classificazione nel regime di Alta Sicurezza (AS2) per terroristi, in quanto non esistono più di fatto le condizioni di rischio che la giustificherebbero».

SI' DEL GIUDICE PER BUONA CONDOTTA Cesare Battisti finora «nel corso della carcerazione subita ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare». Lo scrive il magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Maria Cristina Lampis, nell'ultimo provvedimento con cui ha concesso all'ex terrorista dei Pac la liberazione anticipata, ossia i «45 giorni di riduzione pena» previsti per ogni semestre scontato in caso di buona condotta. Gli è stata concessa per i due semestri scontati da gennaio 2019 a gennaio 2020.

Per l'avvocato Davide Steccanella a Battisti si sta continuando, intanto, ad applicare un isolamento in carcere illegittimo. «Sconcerta - spiega il difensore - l'assenza assoluta di risposte all'istanza presentata dalla difesa a tutti gli organi competenti ancora il 18 maggio, in cui si denunciava la situazione di illegittimo isolamento, e vanamente reiterata il 12 giugno. Assenza di risposte - aggiunge il legale - che impedisce anche il minimale diritto di impugnare qualsivoglia provvedimento amministrativo». La concessione della liberazione anticipata per il corretto comportamento di Battisti «evidenza ancora di più la incomprensibile contraddizione del Ministero - afferma l'avvocato - che continua a classificare come pericoloso terrorista un soggetto che ha commesso l'ultimo fatto per cui è intervenuta condanna nel 1979 e in ben diverso contesto storico e sociale del nostro Paese».

LEGALE: NON VA SEPPELLITO Anche nei confronti di Cesare Battisti va garantito il rispetto dei »minimali diritti umani del detenuto« affinché la »legittima esecuzione di una pena non assuma i contorni di un vendicativo 'seppellimentò tardivo di un individuo quarant'anni dopo i fatti commessi«. Lo scrive il legale dell'ex terrorista dei Pac, l'avvocato Davide Steccanella, nelle 41 pagine dell'istanza con cui nei mesi scorsi ha chiesto al Dipartimento amministrazione penitenziaria di 'declassificarlò, ossia che non stia più in regime di Alta Sicurezza (AS2) e in un isolamento »illegittimo«, e che venga trasferito dal carcere di Oristano a quello milanese di Opera o in subordine in quello romano di Rebibbia.

Nella sua istanza, il legale spiega che »l'attuale collocazione del detenuto« ha reso di fatto »inattuabile« qualsiasi visita da parte della famiglia che Battisti aveva »formato in Brasile« e del figlio che ha »quasi 6 anni«. Nell'atto l'avvocato ricorda anche che, nel marzo 2019, Battisti davanti al capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili ha ammesso per la prima volta le sue responsabilità: quattro omicidi, tre ferimenti e una marea tra rapine e furti.

Lo stesso difensore ricorda anche che la Corte d'Assise d'appello di Milano nel maggio 2019, bocciando la richiesta di conversione della pena dall'ergastolo a 30 anni, ha però stabilito che la pena nel suo caso non è ostativa alla richiesta di benefici penitenziari. Sentenza confermata dalla Cassazione. Nei mesi scorsi Battisti aveva anche chiesto di uscire dal carcere per motivi di salute a causa della pandemia da Covid. Istanza respinta. In più, attraverso l'altro suo legale, Gianfranco Sollai, l'ex terrorista ha presentato a luglio una denuncia alla Procura di Roma per abuso d'ufficio contestando il suo isolamento »forzato« nel carcere di Massama (Oristano). 
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2020, 14:31
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