Cervo ucciso in chiesa per festeggiare il santo e la caccia: animalisti furiosi

Cervo ucciso in chiesa per festeggiare il santo e la caccia: animalisti furiosi
Un cervo ucciso durante una battuta di caccia ed elegantemente riposto e adagiato in un letto di aghi di pino, proprio davanti all'altare di una chiesa di Tarvisio (Udine): è il macabro spettacolo offerto dalle celebrazioni che hanno mandato su tutte le furie gli animalisti.





Il rituale, infatti, doveva omaggiare Sant'Uberto, il patrono dei cacciatori, ma è stato anche l'occasione per festeggiare la riapertura alla caccia della riserva Melzi. Si tratta di un ex territorio protetto che la regione Friuli-Venezia Giulia ha deciso di concedere di nuovo ai cacciatori.
La celebrazione, legata alla tradizione mitteleuropea, ha coinvolto anche suonatori di corno e la banda musicale degli alpini.





La notizia, riportata inizialmente dal Messaggero Veneto, ha fatto il giro del web e scatenato l'ira delle associazioni animaliste, come la sezione pordenonese della Lega Anti-Vivisezione.





Proprio la Lav, qualche giorno fa, si era vista negare il permesso a diffondere alcuni manifesti contro la caccia perché definiti «troppo forti e macabri».





Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Ottobre 2017, 11:45
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