«Cerco segretaria, non velina», l'annuncio choc di uno studio legale: scoppiano le polemiche sui social

La denuncia social proviene dal movimento Mixed Lgbtqia+ che su Facebook accusa l'autore del volantino di sessismo

«Cerco segretaria, non velina», l'annuncio choc di uno studio legale: scoppiano le polemiche sui social

di Niccolò Dainelli

Uno studio legale di Bari ha deciso di cercare una nuova segretaria. Niente di nuovo, dunque, se non fosse per le modalità con le quali ha deciso di farlo che hanno fatto scoppiare le polemiche. Sul lungomare del capoluogo pugliese, infatti, è apparso un annuncio, affisso su un lampione, che sta indignando il web

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 «Segretaria, non velina»

 

«No veline, se non avete voglia non vi presentate». Il volantino con l'offerta di lavoro alquanto anomala e piuttosto «discutibile», ha suscitato la protesta indignata del movimento barese a favore dei diritti Lgbtqia+ Mixed. L'annuncio apparso sul lungomare di Bari recita: «Studio Legale cerca segretaria diplomata. No veline. Se non avete voglia di lavorare non venite». Una scritta semplice e concisa, a cui si aggiungono il numero di telefono e l'indirizzo mail, con l'intento di essere letta da più persone possibili. Ma che allo stesso tempo fa discutere e che ben presto è divenuta virale sui social network.

La denuncia social 

All'associazione Mixed, di promozione sociale, non è proprio piaciuto quell'annuncio considerato discriminatorio e che ha voluto condividere sui social. Sulla pagina Facebook, infatti, l'associazione ha espresso dure parole nei confronti dell’avvocato, autore del volantino. «Non sarà certo un esperto di diritto del lavoro - scrivono -, se crede davvero che questa possa definirsi un’offerta: un volantino, appiccicato verosimilmente in maniera abusiva, senza alcuna indicazione in ordine ad orari e retribuzione che non sia quella parentesi insopportabile (se non avete voglia di lavorare non venite)». Ma non finisce qui. Perché in quelle poche parole sul lampione c'è un altro grosso problema. La pagina social del movimento, infatti, accusa il professionista di sessismo. «E non sarà nemmeno un esperto di discriminazione di genere sul lavoro, se ha concepito quell’altra parentesi (no veline) che trasuda sessismo da ogni lettera, che ci parla di una selezione delle donne nel mercato del lavoro legata a doppio filo col suo aspetto fisico, e che presume che una ’velina’ non possa avere competenze in ambito informatico, malgrado il suo diploma».


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 08:17
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