Il costo dei carburanti alle stelle, le bollette di gas e luce sempre più alte, il carrello della spesa sempre più vuoto. Gli italiani fanno i conti con la crisi e con un’inflazione che galoppa verso il 12% e sono costretti a rivedere le abitudini alimentari e non solo. Il rapporto Coldiretti/Censis “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre” mostra i salti mortali che le famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, ormai fanno per far quadrare i conti ogni mese.
Manovra, tutti i costi per le famiglie: dalle sigarette a carburanti e assorbenti
CIBO. Porzioni ridotte o cibi di scarsa qualità. In qualche modo ogni famiglia prova a ridurre il costo complessivo della spesa. C’è ci sceglie di mangiare meno: sono soprattutto le famiglie con redditi medio-bassi (60%) molto meno quelle con redditi alti (24%). L’alternativa per far quadrare i bilanci familiari è scegliere cibo di qualità inferiore: il 46% nel caso dei bassi redditi, ma appena il 22% per quelli alti.
Naturalmente si comincia a tagliare dai prodotti non necessari, come gli alcolici, al primo posto fra le rinunce ( 44% degli italiani).
ENERGIA. Uno dei dati più inquietanti mostra la rinuncia alla cottura dei cibi per contenere i consumi energetici. Le famiglie a basso reddito nel 54% dei casi hanno ridotto o eliminato l’utilizzo del forno elettrico, rispetto al 32% dei redditi alti, mentre il 51% ha ridotto o rinunciato all’utilizzo della cucina con fornelli a gas, contro il 25% dei redditi alti. I tentativi di risparmiare però non finiscono qui. Ben il 55% degli italiani dichiara di ridurre anche il ricorso a termosifoni o stufe elettriche, il 45% l’uso del ferro da stiro e il 33% dei cittadini rinuncia all’asciugacapelli. Oltre a vestiti stirati e messa in piega si taglia anche sulla pulizia di casa, con il 38% che utilizza di meno l’aspirapolvere e il 40% che cerca di fare a meno persino della lavatrice.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2022, 17:59
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