Catanzaro, incidenti falsi e rimborsi veri, 200 denunciati per truffe alle assicurazioni: confiscati due milioni

Incidenti falsi e rimborsi veri, 200 denunciati: confiscati due milioni

di Michela Allegri
Incidenti falsi e rimborsi veri. Più di duecento persone denunciate per truffa assicurativa e una confisca di beni che supera i 2,3 milioni di euro. È il bilancio dell'operazione dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, coordinati dal procuratore Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dal pm Paolo Petrolo. Si tratta della seconda tranche di un'inchiesta scattata nel 2011 e che nel maggio 2014, che aveva portato all'esecuzione di 20 misure cautelari e al sequestro di oltre 2 milioni. Le indagini hanno permesso di sgominare un'associazione per delinquere operante a Catanzaro che, simulando sinistri stradali, sarebbe riuscita a ottenere risarcimenti non dovuti, in parte erogati dallo Stato mediante il fondo per le vittime della strada.

Per l'accusa, un avvocato catanzarese, affiancato da un collega, avrebbe messo in piedi un'organizzazione in grado inscenare incidenti, utilizzando certificati medici realizzati ad hoc e testimonianze non veritiere. In tutto, sono state denunciate 263 persone, con accuse che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa, fino alla falsa testimonianza, alla corruzione in atti giudiziari, al fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e alla mutilazione fraudolenta della propria persona.

«Non sono a conoscenza né ho ricevuto alcuna notifica di un nuovo filone d'indagine a me imputabile - ha dichiarato in una nota l'avvocato indagato - non vi sono state nuove iscrizione o denunce di 263 indagati, la misura di sequestro applicata non è altro che una mera prosecuzione del procedimento del 2011». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Luglio 2017, 22:48
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