Dottoressa stuprata alla guardia medica: "Solo un incidente sul lavoro". Ecco la verità

Dottoressa stuprata alla guardia medica: "Solo un incidente sul lavoro". Ecco la verità
Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, non usa mezzi termini: «Apprendo con stupore e indignazione la notizia pubblicata da alcuni quotidiani, cartacei e online, secondo cui la violenza sessuale subìta dalla dottoressa della guardia medica sarebbe stata derubricata a incidente sul lavoro».



Zuccaro, che ha inviato una lettera all'Ordine dei Giornalisti, si riferisce ad una notizia che tra venerdì e sabato della scorsa settimana è stata rilanciata da tutti i principali siti e quotidiani italiani, tra cui il nostro, e che includeva anche fantomatiche dichiarazioni della dottoressa, che affermava di essersi sentita «violentata anche dalle istituzioni». Un vero e proprio falso giornalistico, diffuso anche da fonti piuttosto autorevoli.



La vicenda continua a fare scalpore per le evidenti mancanze di sicurezza per i medici impegnati nei turni di notte della guardia medica. La dottoressa catanese, una 50enne, era stata prigioniera per tutta la notte del suo aguzzino, il 26enne Alfio Cardillo. Zuccaro, comunque, assicura che la giustizia sta facendo il suo corso, senza alcuno scandalo: «A prescindere che non esiste nel nostro codice penale nessun reato rubricato come "infortunio sul lavoro", ma piuttosto il reato di lesioni personali (dolose o colpose), i reati contestati all’indagato dal Pm e confermati dal Gip nell’ordinanza cautelare in carcere sono quelli i violenza sessuale aggravata (perché commessa in danno di incaricato di pubblico servizio), di sequestro di persona, di lesioni volontarie pluriaggravate e di danneggiamento».

Zuccaro ha anche invitato i quotidiani e i siti a rettificare immediatamente la notizia: si tratta di una vera e propria bufala, che in questo caso non è stata inventata da semplici utenti sul web, ma lanciata per la prima volta da giornalisti. Noi, che l'abbiamo riportata erroneamente in seguito alla sua diffusione su testate molto autorevoli, ne approfittiamo per chiedere scusa alla protagonista della terribile vicenda, agli inquirenti e ai nostri lettori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Ottobre 2017, 10:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA