Gatti abbandonati nella 'casa degli orrori': cinque trovati morti, altri cinque salvati dall'Oipa

I gatti appartenevano a una donna attualmente detenuta in carcere a Palermo. Doveva occuparsene la figlia, che però poi ha delegato ad un'altra persona che li ha trascurati

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di Enrico Chillè

Orrore a Catania, dove alcuni gatti sono rimasti abbandonati per diverse settimane in una casa. Cinque animali sono stati trovati morti, mentre altri cinque sono stati salvati dalle guardie zoofile dell'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) del capoluogo etneo.

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La segnalazione, partita da un cittadino, aveva fatto partire le prime indagini e poi fatto intervenire le guardie zoofile dell'Oipa, la polizia municipale e l'Asp veterinaria di Catania. L'appartamento degli orrori, in cui sono sono stati trovati gatti morti o in pessime condizioni igieniche, appartiene a una donna che da mesi è detenuta in carcere a Palermo. «La figlia avrebbe dovuto provvedere ai gatti, ma invece ha delegato un vicino di casa il quale, a sua volta, ha incaricato un’altra persona affinché somministrasse cibo e acqua» - spiega Tiziana Genovese, coordinatrice delle guardie zoofile dell'Oipa di Catania - «Giunti sul posto, dove avevamo appuntamento con il vicino custode delle chiavi cui siamo risaliti tramite il legale della detenuta, ci siamo fatti coraggio e siamo entrati».

Una volta dentro l'appartamento, le guardie zoofile dell'Oipa si sono trovate davanti scene agghiaccianti: totale degrado igienico-sanitario, carcasse di gatti e altri felini denutriti, in sofferenza e spaventati. A quel punto, sono stati allertati il Reparto ambientale della Polizia municipale, il soccorso veterinario del Comune di Catania e l'Asp veterinaria. Cinque gatti sono stati salvati e, dopo le visite negli ambulatori dell'Asp, dati in affido al Comune di Catania. «I gatti morti erano in avanzato stato di decomposizione, stroncati probabilmente dalla fame e dalla sete o da malattie», spiegano ancora le guardie zoofile dell'Oipa. Che ricordano anche la possibilità di segnalare situazioni di degrado o maltrattamenti rivolgendosi alle sezioni locali di tutta Italia, consultabili a questo indirizzo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Giugno 2022, 18:37
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