Castelluccio di Norcia, la fioritura delle lenticchie è in anticipo. L'appello: «Venite a vederla, ma non calpestate i fiori»

Castelluccio di Norcia, la fioritura delle lenticchie è in anticipo. L'appello: «Venite a vederla, ma non calpestate i fiori»
Le macerie per una volta restano sullo sfondo e a conquistare la scena è il giallo che domina il Pian Grande per un antipasto della fioritura vera e propria che ha reso celebre nel mondo Castelluccio di Norcia. Quest'anno già bene visibile a metà giugno mentre il culmine sarà raggiunto tra fine mese e inizio luglio.

Il giallo è il colore della senape selvatica e del dente di leone, piante che nascono tra la lenticchia e che, insieme ai fiori spontanei, regalano ai tanti visitatori che salgono a quasi 1.500 metri di quota. Ma a suscitare la curiosità dei turisti e soprattutto in chi da sempre vive e lavora a Castelluccio sono i fiori violacei che sono comparsi a macchia di leopardo sulle montagne che circondano la grande piana. «Non l'avevamo mai visti prima, in tanti anni che siamo qui è la prima volta e non sappiamo nemmeno che specie sono», commentano Gilberto Brandimarte del «Sibillini ranch» e Gianni Coccia, portavoce degli agricoltori di Castelluccio. «Forse sono nati a seguito delle piogge abbondanti che sono cadute a maggio - spiega Coccia - ma sta di fatto che ci regalano uno spettacolo magnifico». Che si può ammirare anche salendo verso ciò che resta del borgo, guardando i monti a ridosso del Vettore.

Ma a regalare emozioni e finire nelle memory dei telefonini e delle macchine fotografiche sono anche i tanti fiori spontanei e multicolori che in questo periodo impreziosiscono questo lembo di Sibillini. E per gli amanti della botanica si possono ammirare da vicino anche alcune piante di asfodelo.
I fiori sono la principale attrattiva, ma chi decide di salire a Castelluccio ha la possibilità di organizzare escursioni a cavallo oppure abbandonarsi a un volo libero in deltaplano così da ammirare dall'alto questo scorcio di paradiso in terra. Nella nuova struttura temporanea realizzata per ospitare una decina di attività ristorative che prima del sisma si trovavano nel centro storico di Castelluccio, i ristoranti sono tornati a lavorare. Qualcuno c'è riuscito a riaprire il locale di sempre, come nel caso della Bottega Albero Bello, l'unica, assieme a un agriturismo a tornare nel centro del paese.


L'APPELLO «Venite a Castelluccio ad ammirare la fioritura, ma non calpestate né i fiori, né le piante della lenticchia»: è l'appello che Diego Pignatelli, agricoltore e presidente della Proloco del borgo, fa, attraverso l'ANSA, ai tanti visitatori e turisti che ogni giorno salgono sul Pian Grande per vedere da vicino uno degli spettacoli più suggestivi che la natura possa regalare.

«Ogni anno rivolgiamo sempre lo stesso invito di non addentrarsi nei terreni coltivati - aggiunge - ma purtroppo non serve a molto. Così subiamo dei danni e si danneggia la bellezza dei fiori». Per gli amanti della fotografia che vogliono entrare nel cuore dei fiori, il presidente dell'Ente suggerisce di utilizzare i «corridoi» che si creano tra un appezzamento di terreno e l'altro, «ma sempre facendo molta attenzione».

Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Giugno 2019, 09:09
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