Cashback, stretta sui furbetti: «Limite alle transazioni sotto un euro» dopo l'ira dei benzinai

Cashback, stretta sui furbetti: «Limite alle transazioni sotto un euro» dopo l'ira dei benzinai

Presto potrebbe finire la pacchia per i furbetti del cashback. Chi ha fatto il furbo frazionando i pagamenti per aumentare le transazioni e scalare posizioni nella classifica per avere il "super cashback" da 1.500 euro, potrebbe infatti essere escluso dalla corsa: le segnalazioni al Ministero dell'Economia hanno portato ad attivare i controlli e secondo quanto scrive Il Messaggero la società PagoPa, che gestisce la app Io, sta individuando i pagamenti troppo ravvicinati da pochi centesimi l'uno con intenti fraudolenti.

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Era di qualche giorno fa la notizia di un 'furbetto' che aveva effettuato 62 transazioni da pochi centesimi per pagare appena 6 euro di carburante al distributore: e proprio la federazione dei gestori di carburanti ha fatto sapere che sono allo studio nuovi paletti, tra cui un limite al numero di "micro-pagamenti" validi per il cashback. Un limite che potrebbe interessare le transazioni di importo inferiore a un euro.

La questione era stata sollevata proprio dai gestori dei distributori di benzina, dato che quando questi ultimi sono in modalità 'self service' non c'è controllo sui clienti.

E sebbene bombardare di "mini-transazioni" non sia illecito per il cliente, è invece una stangata per gli esercenti che devono pagare le commissioni su ogni pagamento. «Il ricavo di un benzinaio su un litro di benzina è pari in media a circa 3 centesimi lordi, ecco perché i furbetti del cashback rappresentano un pericolo per la nostra categoria. Se non si troverà al più presto un rimedio al problema, molti gestori di impianti decideranno di lasciare spento il self service di notte pur di non correre rischi», le parole di Bruno Bearzi della Figisc-Confcommercio, scrive Il Messaggero.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Febbraio 2021, 12:15
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