"Stage premio di un mese se compri una borsa": la proposta choc di Carpisa

"Stage premio di un mese se compri una borsa": la proposta choc di Carpisa
Un posto da stagista, per un mese e un compenso di 500 euro nell'ufficio marketing di Napoli; per accedervi, però, è necessario avere meno di 30 anni e acquistare una borsa dell'ultima collezione. Questa, denuncia Il Fatto Quotidiano, è l'ultima trovata di Carpisa, che per incentivare l'acquisto di prodotti della nuova collezione, in tempi di crisi e alti tassi di disoccupazione giovanile, ha ideato il concorso a premi in cui si vince un lavoro temporaneo e sottopagato.

L'azienda produttrice di borse ha infatti indetto il concorso 'Vinci con Carpisa', allo scopo di trovare nuovi stagisti da aggiungere all'esercito che affianca i 500 dipendenti attivi in 600 punti vendita in tutta Italia. Chi aspira allo stage dovrà inviare il codice presente sullo scontrino e inviare, oltre al curriculum vitae, anche un piano di comunicazione richiesto dal progetto. Non si tratta neanche di una novità assoluta: nel 2009 i supermercati Despar avevano indetto un concorso in cui, con un minimo di spesa di 30 euro, si poteva partecipare all'estrazione di contratti di lavoro, della durata di un anno, per mansioni come addetti al banco frigo, magazzinieri e cassieri.

Si è quindi passati dal bisogno di lavorare per poter comprare a quello di comprare per poter lavorare, ma solo a tempo strettamente determinato. Gli stagisti italiani non sono più solo ventenni: il 22% di loro ha più di 35 anni, il 14% ne ha più di 45 e non mancano gli ultracinquantenni. Come spiega Francesca Fornario: «Stagisti pagati poche centinaia di euro al mese per svolgere, nella stragrande maggioranza dei casi, le stesse mansioni che una volta avrebbe svolto un lavoratore dipendente: le stesse mansioni per le quali, una volta, l’azienda era tenuta a pagare uno stipendio.In cinque anni il numero degli stagisti è aumentato del 116 per cento. Quasi nessuno viene poi assunto (meno di uno su 10) quasi tutti sostituiti da un nuovo stagista. Invece di contrastare l’abuso, i governi lo hanno sanato. Compreso questo, che è venuto incontro alle richieste di Confindustria mantenendo la retribuzione minima per lo stage a soli 300 euro al mese e raddoppiando la durata massima a un anno».

Da parte della politica, quindi, non sembra emergere l'intenzione di risolvere il problema della crisi economica, che oggi è diventata una crisi della domanda di beni e servizi e che può essere risolta solo con l'eliminazione di lavori precari e sottopagati. Al massimo possono essere trasformati in un concorso a premi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2017, 15:04
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