Caro bollette, «gli operatori modificano i contratti e alzano i prezzi». Codacons: «Pronti a valanga di cause»

I consumatori accusano: "Cambiano contratti e aumentano i prezzi". Ipotesi speculazione dopo il caro energia e la crisi della guerra

Caro bollette, «gli operatori modificano i contratti e alzano i prezzi». Codacons: «Pronti a valanga di cause»

Pratiche commerciali scorrette dopo l'aumento dei prezzi e il caro bollette: da Antitrust e Arera arrivano dure accuse nei confronti degli operatori. «L'aumento incontrollato dei prezzi dell'energia e lo stato di incertezza generale causato dalle tensioni internazionali stanno coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori del settore energetico, traducendosi talvolta in iniziative che possono configurarsi come pratiche commerciali scorrette o violazioni della regolazione di settore», affermano in una nota congiunta.

Riscaldamento, il decreto: ecco le nuove date, quando si potrà aprire e quante ore

La nota arriva dopo le diverse segnalazioni arrivate dai consumatori per violazioni del DL Aiuti bis su variazioni unilaterali di contratto e per utilizzi impropri degli strumenti del recesso del venditore e della risoluzione per eccessiva onerosità. Il presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, e il presidente dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, rende noto un comunicato, si sono incontrati a Roma per parlare della situazione del mercato dell'energia, decidendo poi di chiarire natura e vincoli delle «Modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas» anche alla luce delle norme del decreto Aiuti bis «al fine di garantire la tutela dei clienti e l'equilibrio del sistema energetico nazionale».

Caro bollette, l'accusa di Antitrust e Arera

«L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - afferma Rustichelli - sottolinea come la sua azione sia guidata, ancora una volta, dalla centralità della figura del consumatore, soprattutto nell'attuale congiuntura economica che sta vedendo progressivamente peggiorare le prospettive di qualità della vita dei cittadini. L'Autorità confida che le imprese del settore manterranno una compliance aziendale rispettosa della legge, ma è pronta ad intervenire qualora venissero adottate condotte lesive dei diritti dei consumatori e degli assetti del mercato».

Per il presidente di Arera, Stefano Besseghini, «in un momento tanto complesso che tiene l'intero sistema energetico in un delicato equilibrio e nella marcata esigenza di contemperare gli interessi a volte confliggenti dei diversi soggetti coinvolti, è assolutamente necessario che il quadro di regole entro cui muoversi sia chiaro, condiviso e correttamente applicato. Da sempre il sistema energetico è caratterizzato da asimmetrie informative e vulnerabilità diverse. Nel richiamare con forza al rispetto delle regole, l'Autorità esorta ad un senso di responsabilità ulteriore, ognuno per la sua parte, invitando gli operatori a non sfruttare tali asimmetrie e i consumatori ad un uso corretto degli strumenti di agevolazione. Non mancherà - aggiunge - una precisa azione di enforcement da parte di ARERA che sarà tanto più efficace tanto più questi basilari principi verranno rispettati».

Le Autorità ricordano che l'articolo 3 del decreto, nel caso di contratti sottoscritti sul mercato libero dell'energia elettrica ed il gas in corso, prevede la sospensione delle clausole contrattuali che consentano modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale relativamente alla definizione del prezzo fino al 30 aprile 2023. Sempre fino al 30 aprile 2023 sono definiti «inefficaci» i preavvisi comunicati per queste stesse finalità prima della data di entrata in vigore del decreto, a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate.

Codacons: pronti a valanghe di cause

«Proprio ieri avevamo denunciato il caos scoppiato in Italia sul fronte delle pratiche commerciali scorrette messe in atto dalle società dell'energia in merito alle modifiche unilaterali dei contratti, e oggi Antitrust ed Arera accolgono le nostre istanze accendendo finalmente un faro sui comportamenti degli operatori». Lo afferma il Codacons, pronto alla battaglia legale contro le aziende responsabili di pratiche scorrette a danno dei consumatori.

«Abbiamo segnalato una enorme confusione sul fronte dell'applicazione del Dl Aiuti bis che, come noto, vieta le modifiche unilaterali dei contratti a prezzo bloccato - spiega il Codacons - Alcuni operatori starebbero eludendo le disposizioni, ad esempio applicando sovraprezzi vietati ai propri clienti in base al consumo di energia.

C'è poi la questione della 'scrematura' da parte di alcune società, che rescindono i contratti agli utenti considerati a rischio, perché morosi o in ritardo con i pagamenti, in modo da tenere nel proprio portafogli solo i clienti più benestanti. Tutte pratiche denunciate in questi giorni». «Se saranno accertate pratiche scorrette, siamo pronti ad una valanga di cause contro le società responsabili, per far riavere agli utenti quanto pagato in più a causa di comportamenti illeciti», avvisa il presidente Carlo Rienzi.

UNC: stanno modificando unilateralmente i contratti

«Proprio ieri abbiamo annunciato l'esposto, in realtà depositato nei giorni scorsi, in cui denunciavamo la violazione da parte di alcune società di luce e gas del mercato libero del Dl Aiuti bis. In pratica stanno modificando unilateralmente i contratti a prezzo fisso, alzando i prezzi, nonostante la legge avesse vietato di farlo fino al 30 aprile 2023». Lo afferma in una nota Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando favorevolmente l'intervento di Arera e Antitrust.

«L'art. 3 del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115, ora convertito dalla Legge n. 142 del 21-09-2022, non solo ha sospeso fino al 30 aprile 2023 la possibilità di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo, ma ha reso inefficaci anche i preavvisi comunicati dopo il 1ø maggio 2022. In questi casi il rincaro non può scattare. Molti consumatori, inoltre, hanno ricevuto avvisi di modifica abbondantemente dopo il 10 agosto, addirittura a settembre. Una pratica scorretta, a cui se ne aggiunge una ancor più odiosa. Per aggirare il Dl Aiuti, invitano il consumatore a sottoscrivere un nuovo contratto, avvisandolo che, in mancanza, il vecchio contratto verrà cessato e, di conseguenza, passerà per la luce al Servizio di maggior tutela e per il gas al Fornitore di ultima istanza, notoriamente più caro. Un indebito condizionamento che speriamo sia ora bloccato dalle due Authority», conclude Vignola.

 

Assoutenti: da Antitrust e Arera precisazioni doverose

«Le precisazioni di Antitrust e Arera sul fronte dei contratti energetici sono doverose ma non esaustive, e per questo chiediamo l'apertura di un tavolo di confronto tra le due autorità e le associazioni dei consumatori». Lo afferma Assoutenti, commentando il faro Antitrust/Arera sulle pratiche commerciali scorrette relative al divieto di modifiche unilaterali dei contratti. «Per bloccare la pandemia energetica sul versante delle violazioni contrattuali e di legge non basta il rischiamo delle due autorità di controllo, ma serve subito l'apertura di un tavolo comune con le associazioni dei consumatori, volto a definire una più forte strategia preventiva del blocco dei distacchi nelle forniture, delle modifiche unilaterali e soprattutto dell'interruzione dei contratti da parte delle società energetiche, che gettano nel panico le famiglie costringendole a trovare un nuovo operatore a condizioni sempre più proibitive, con danni economici enormi» - afferma il presidente Furio Truzzi.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Ottobre 2022, 14:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA