Carlo Vicentini, il piano del medico dietro la strage: la figlia uccisa mentre scappava, il figlio disabile Massimo nel sonno. Sequestrato manoscritto

Sequestrato un manoscritto. La figlia si era accorta della furia omicida del padre e nel tentativo di fuggire sarebbe stata colpita al petto nel corridoio della villetta

Carlo Vicentini, il piano del medico dietro la strage: la figlia uccisa mentre scappava, il figlio disabile Massimo nel sonno. Sequestrato manoscritto

di Marcello Ianni

Quando gli agenti della polizia Scientifica e della Squadra mobile della Questura hanno varcato la porta d’ingresso della villetta in cui viveva l’urologo aquilano Carlo Vicentini con la famiglia, hanno trovato la zona cucina e soggiorno, puliti, arredati con stile. Varcata però la porta che separa tali ambienti da un corridoio in cui si trovano bagni e le camere da letto, la scena è stata da film dell’ horror, con sangue dappertutto. Per capire l’esatta dinamica della tragedia familiare ci vorrà del tempo, intanto questa mattina in ospedale ci saranno le quattro autopsie come disposto dal pm, titolare del fascicolo, Guido Cocco.

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Si tratta del primario di Urologia Carlo Vicentini (omicida e poi suicida), 70 anni, di sua moglie, Carla Pasqua, 63 anni, del figlio disabile, Massimo, 43, e della figlia Alessandra, 36 anni, dietologa dell'ospedale di Teramo. Secondo una prima visione esterna dei cadaveri da parte del medico legale e degli stessi esperti della polizia Scientifica di Ancona (arrivati in un secondo momento con apparecchiature più specialistiche) la moglie dell’urologo sarebbe stata colpita da un colpo di pistola al collo; gli altri due figli alla testa. Alessandra a quanto pare anche al petto. Cinque in tutto i colpi sparati dalla P38 del medico. Sempre secondo una prima ricostruzione, la figlia si era accorta della furia omicida del padre e nel tentativo di fuggire sarebbe stata colpita lungo il corridoio (in piedi dunque, rispetto alla madre e al fratello, colpiti nel sonno ) per poi morire dietro la porta della propria camera da letto.

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LE TRACCE
Non solo. Gli investigatori hanno anche rinvenuto una impronta della mano dell’urologo sporca di sangue sulla parete del corridoio. Evidentemente si è appoggiato in quei momenti terribili. Su tutto questo dovranno trovare elementi il consulente del pm, l’anatomopatologo Fabio De Giorgio del Policlinico Gemelli di Roma e gli stessi agenti della Scientifica di Ancona. Agli accertamenti medico legali parteciperà anche il consulente Massimo Galassi, nominato dall’avvocato Emilio Bafile, che per conto di Vicentini ha seguito in passato alcune cause di natura civilistica. Per i funerali non è escluso che possano celebrarsi già domani alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Nel frattempo prosegue da parte degli agenti della Squadra mobile l’audizione di testimoni e persone informate sui fatti volti a definire il quadro in cui è maturata la strage familiare compiuta da Vicentini. Al via anche l’attività di analisi dei reperti sequestrati nel corso del sopralluogo: si tratta del manoscritto dell’urologo, di cinque cellulari, due computer, un portatile, delle registrazioni delle telecamere di sicurezza della villetta e infine delle tanti armi di cui Vicentini disponeva.

 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Aprile 2023, 19:28
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