Il cardiologo De Martino, accusato di sciare sulle Alpi anziché operare in sala operatoria, si difende: «Contro di me un complotto»

Contestati 32 interventi eseguiti in meno di una settimana, nello stesso periodo in cui sciava a Madonna Di Campiglio

Il cardiologo De Martino, accusato di sciare sulle Alpi anziché operare in sala operatoria, si difende: «Contro di me un complotto»

di Paolo Travisi

Altro che sciare a Madonna di Campiglio. Il cardiologo arrestato a Napoli e accusato di diverse reati, tra cui false cartelle cliniche, risponde alle accuse e si difende: «Contro di me un complotto». Giuseppe De Martino, il noto professionista sarebbe finito agli arresti domiciliari con diversi capi di accusa: perché anziché essere in sala operatoria, come avrebbe dichiarato percependo il pagamento dall'assicurazione sanitaria, stava sciando sulle Alpi, perché avrebbe minacciato gli infermieri in sala operatoria affinché somministrassero dei farmaci in assenza di un anestesista e ancora perché avrebbe falsificato le cartelle cliniche attestando il falso, per l'appunto.

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Le risposte del cardiologo al gip

«Il dottore ha risposto alle domande del gip - afferma l'avvocato del medico, Alfonso Mutarelli in un articolo di Fanpage.it - ha dato la sua versione sulle accuse mosse contro di lui. Ha fornito inoltre le linee guida italiane e internazionali che consentono anche agli elettrofisiologi di somministrare quei farmaci contestati, per dimostrare che il suo operato è stato corretto. Del resto, il 50% degli elettrofisiologi italiani somministra quel tipo di farmaci e uno studio ha rivelato che non ci sono differenze, in termini di effetti collaterali ai pazienti, rispetto a quando a somministrarli sono gli anestesisti».

Invece in merito alll'altra accusa, quella del falsificazione delle cartelle cliniche, De Martino avrebbe risposto al magistrato che il contratto in essere con Clinica Mediterranea, dove operava, era con la Servisan, società a lui riconducibile, e che prevedeva l'intervento anche in sua assenza, da parte della sua equipe.

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L'avvocato, riferisce inoltre che il suo assistito sia «convinto che a quel tempo ci fosse un complotto degli altri dipendenti per cacciarlo dalla Clinica Mediterranea», ma la procura di Napoli, nell'ordinanza scrive di «un quadro estremamente allarmante in ordine alla personalità dell'indagato, quale soggetto particolarmente incline a delinquere, pronto a porre in essere condotte poste in essere con abuso dei suoi poteri, prevaricatrici, sopraffattorie, vendicative pur di realizzare i propri interessi, anteponendo gli stessi alla vita dei suoi pazienti che non esitava a mettere a rischio».

Tra gli interventi contestati al cardiologo ne figurano 32, eseguiti tra il 25 e il 28 febbraio 2020, periodo in cui De Martino si trovava fisicamente in vacanza a Madonna di Campiglio, mentre sulle cartelle cliniche requisite dalla procura, figurava che De Martino fosse presente con il bisturi in mano per operare i pazienti in sala operatoria a Napoli.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Luglio 2022, 13:11
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